29 nov 2011

29 novembre 2011


Anche oggi sono andata a Guntur a sistemare la grafica del report annuale ASSIST. Il viaggio col bus locale e' un'esperienza assai interessante, oltre che adrenalinica, visto che guidano come dei pazzi. Altro che montagne russe!
Comunque, finalmente abbiamo finito! Dopo serate, sabati e domeniche di lavoro il report e' pronto per la stampa. Olle' :)
Mi chiedo se le difficolta' incontrate per ultimare il lavoro siano dovute solamente alla differenza idiomatica...
Alla luce di questa esperienza e con la prospettiva di doverla ripetere l'anno prossimo, se e' vero che V. si sta informando per far fare un corso di grafica & design a membri dello staff ASSIST, devo assolutamente chiederle se posso partecipare!
Ho cenato con R. ed e' stato bello, dopo due settimane, mangiare in compagnia di qualcuno con cui parlare e condividere impressioni, sensazioni, pensieri e punti di vista. Ancora piu' bello sapere che alcune perplessita', domande e curiosita' che avevo...ho...non sono solo mie. Mi sono sentita meno “sola” e un po' confortata, perche' a volte e' complicato imparare a non farsi troppe domande per evitare di ricevere 1000 risposte diverse, a non rimanere delusi quando viene tutto sempre rimandato a "domani" senza soluzione di continuita', a cogliere la bellezza di una cultura ricchissima e molto bella in abitudini per noi decisamente “inusuali” (...). Poi, pero', penso alla calma e alla serenita' che li contraddistingue, ai sorrisi sempre pronti a illuminare i loro volti, anche quando sai quanto e' stato duro il loro passato, e alla loro disponibilita' inesauribile ad aiutare chi ha bisogno e mi rendo conto che troppo spesso nella vita ci lasciamo impressionare molto piu' dalle diversita' che ci lasciano “straniti”, piuttosto che da quelle che potrebbero regalarci sorrisi e serenita'. Purtroppo, e' molto piu' facile chiudersi davanti alle apparenze piuttosto che congelare i propri retaggi e le proprie convinzioni per andare in profondita'.
Consapevole di avere tantissime cose da vedere, sentire, conoscere e imparare, tantissime cose che potranno anche lasciarmi sorpresa, stupita, sgomenta o, addirittura, trovarmi in totale disaccordo, mi sono resa conto di quanto unica e rara sia l’occasione che mi e’ stata data. 
Non sono qui per cambiare le regole del gioco, ma per conoscerle e capirle per fare la mia parte.
In tanti mi hanno augurato “in bocca al lupo!”, ma davvero c’e’ bisogno che il lupo muoia? In fondo non e’ una prova da superare, bensi’ un percorso da seguire, una nuova quotidianita’ da cui attingere per arricchire il piu’ possibile la mia persona e, di riflesso, chi mi sta accanto. Io l’impegno ce lo mettero’ tutto!


28 nov 2011

28 novembre 2011


Stamattina e' arrivata R., una ragazza canadese di origini indiane, che collabora come free lance con ASSIST. Stara' qui per circa un mese. Bello!
Nel tardo pomeriggio, invece, sono andata con V. a Piduguralla, a nord ovest di Chilakaluripet. Causa strade piu' che dissestate, per coprire i circa 60km tra i due centri occorre un'ora e passa.
Alle porte di questo villaggio e' stato costruito un campus, comprensivo di alloggi e di edifici scolastici, che puo' ospitare fino a 300 bambini e dar loro la possibilita' di studiare, vivere e crescere in un ambiente vivace e protetto. Senza questa struttura la maggior parte di questi bambini sarebbe impossibilitata ad andare a scuola e si ritroverebbe a lavorare nei campi o nelle cave di ardesia con i loro genitori, perdendo l'occasione di ricevere un'istruzione e di avere l'opportunita' di un futuro migliore.
Che dire. Appena ho sentito le vocine e ho visto le prime sagome nell'oscurita' della sera, mi si e' aperto il cuore. Tempo pochi minuti e mi hanno letteralmente sommersa, le bimbe piu' timidamente, i maschietti con un entusiasmo travolgente, ripetendomi non so quante volte “Welcome!”, con uno splendido sorriso che illuminava i loro piccoli volti.
Magia!


I bambini di Piduguralla


La timidezza delle bimbe...

...e l'entusiasmo dei bimbi.

25 nov 2011

25 novembre 2011



Oggi pomeriggio ho assistito a un funerale. Il defunto era un capo villaggio, nonche' un importante collaboratore di ASSIST.
C'era una grande folla, tanta musica, lancio di petardi a non finire, grida disperate, persone che scattavano foto ricordo, fiori gialli e arancioni lanciati dai presenti al passare del carro funebre e, infine, la cremazione.
So che era un momento drammatico, ma e' stato bello e interessante poter partecipare.
Sulla strada del ritorno abbiamo trovato qualche goccia di pioggia. Una vera rarita' in questo periodo dell'anno e, proprio per questo, piu' che gradita!


24 nov 2011

24 novembre 2011


Sono a Vetapalem al corso per i nuovi insegnanti ASSIST.
A guardarli, durante la giornata, mi ha fatto parecchio strano vederli timidi e quasi intimoriti. Per un attimo mi sono sembrati studenti al primo giorno di scuola. Chissa' come saranno quando dovranno tenere le lezioni.
Il posto e' favoloso. Una tenuta di campagna immersa nella quiete. Il pranzo e' stato come un pic nic in campagna in una domenica di maggio. Wow!
Ovviamente, in un paradiso terrestre non poteva mancare l'ospite strisciante...Nel pomeriggio stavo scattando delle foto quando una voce femminile, calma ma ferma, mi ha invitata a entrare in casa. Intorno un gran vociare. “Cosa succede?”, chiedo. “Un serpente ti e' passato vicino”. “Ah!”. Senza che mi accorgessi di nulla (per fortuna, altrimenti era panico!!!), pare che un serpente sia passato a distanza ravvicinata dai miei piedi. C'e' chi parla di 2m, chi di mezzo metro. Fa poca differenza. Aiutooo!!!


I partecipanti al corso

Il serpente (in basso a destra)

21 nov 2011

21 novembre 2011


Ancora niente sim card locale. Mi segnero' anche la seconda lezione: se non e' un'urgenza, e' buona cosa imparare ad aspettare con pazienza!
L'unico motivo per cui un po' smanio per comprare la scheda del telefono e' che, alloggiando nella sede operativa di ASSIST, alle 18 rimango sola con il guardiano che, ahime', parla solo Telugu e negli uffici la sera ci sono davvero troppe zanzare per poter stare e usare internet. Per di piu', il Wi-Fi che di sopra non prende. Morale: ogni tanto sento la mancanza del BlackBerry. Mi sento ancora molto occidentale in questo e ancora troppo dell'idea che, per quanto possa essere bello stare in silenzio con se stessi, ogni tanto una piacevole conversazione non guasta mai, anche se via mail. A farmi compagnia, comunque, ho sempre di che leggere (grazie ragazzi!!!) e, in casi estremi, la TV con canali in inglese.


19 nov 2011

19 novembre 2011


Anche oggi, come ieri, ho lavorato al report annuale di ASSIST.
Devo appuntarmi una lezione: se vuoi qualcosa, qui, devi sollecitare senza esitazioni, altrimenti la flemma indiana avra' sempre la meglio.


17 nov 2011

17 novembre 2011


In mattinata si e' tenuto un incontro con rappresentanti ministeriali e di altre organizzazioni sulla lotta contro il lavoro minorile. Essendo un incontro in Telugu, la mia si e' rivelata una partecipazione stile “bella statuina”. Peccato! Mi sarebbe piaciuto capire dinamiche e punti di vista.
Dopo 5 giorni mi sento praticamente acclimatata. Il fuso, 4 ore e mezza, non e' affatto un problema, il cibo mi piace un sacco e, soprattutto, apprezzo la gentilezza e la premura di tutti quelli che mi circondano che fanno il possibile per non farmi mancare nulla. Grazie 1000!

16 nov 2011

16 novembre 2011


Oggi mi sono registrata presso la polizia di Guntur, come richiesto dal visto (se si soggiorna in India per piu' di 90 giorni occorre registrarsi negli uffici della polizia locale) . Finalmente posso “volare libera e felice come una farfalla”. Olle'!


14 nov 2011

14 novembre 2011


Mi sa che ieri ero troppo stanca per accorgermi che alle 4 del mattino un pazzo furioso si arma di microfono e, con sottofondo musicale, parla per...2 ore?!? Ma siamo fuori???
Oggi primo giorno di lavoro, cosi' che ho conosciuto lo staff di ASSIST. Che carini che sono!
Sbrigando le pratiche burocratiche con M., il Direttore del Personale, mi e' caduto l'occhio sul calendario appeso in ufficio. Non ci potevo credere: il calendario di AVS!!! Sapevo che un gruppo di clown era venuto in India dopo lo tsunami, ma non avevo capito che era stato proprio qui. Quant'e' piccolo il mondo! Ciao nasi rossi!!!
M. e i ragazzi del MELUKOLUPU, il team che si occupa degli spettacoli culturali per sensibilizzare i villaggi target, mi hanno mostrato le foto di quella visita, dimostrando ancora tanta simpatia e affetto nei confronti di quei ragazzi che hanno portato sorrisi e allegria nei villaggi colpiti dal maremoto. Io ho ricambiato il favore con il video disponibile sul sito di AVS :)


13 nov 2011

13 novembre 2011


Alla fine eccomi a Chilakaluripet, una piccola cittadina dell'Andhra Pradesh, Stato federale sulla costa sud-orientale dell'India.
Per i prossimi mesi alloggero' e "lavorero'" presso ASSIST, un ente no profit locale, partner storico di Aiutare I Bambini. Con la Fondazione hanno progetti di adozione a distanza, ma seguono anche tanti altri tipi di attivita': dalla costruzione di case a quella di latrine, dalla lotta per i diritti delle donne al microcredito. Insomma, fanno un po' di tutto e se mi metto di buzzo buono ho la possibilita' di imparare moltissimo.
La mia camera e' nella sede principale dell'Organizzazione. Mi ricorda casa mia...ex casa mia...a Milano: monolocale all'ultimo piano, dove il sole batte tutto il giorno e arriva a scaldare fino a 30 gradi e piu'. Qui, anche ora che e' inverno...Per fortuna ho le pale sul soffitto e l'aria condizionata per i casi estremi ;)
Dopo due giorni con solo 4 ore di sonno, avevo un disperato bisogno di dormire. Mi sono alzata solo per la colazione e il pranzo, per altro ho visto letteralmente solo il letto fino alle 16. Dopo, bellissimo sedersi in terrazza a guardare, ascoltare e respirare questa questa terra piena di contraddizioni, dove il suono incessante dei clacson, la frenesia e il caos del traffico quotidiano fanno da cornice alla calma, alla pazienza e al silenzio delle persone che li creano. Bellissima la brezza che spezza il caldo in un pigro pomeriggio d'inverno.
Alle 18 sono passate a prendermi V. & R. per andare al cinema. Poltrone sgangherate, via vai di spettatori, per lo piu' uomini, che fischiavano e commentavano a ogni scena con combattimenti o con le protagoniste femminili danzanti, volume assordante e dialoghi in una lingua incomprensibile (il Telugu, dialetto locale). Comunque, esperienza assolutamente interessante e...da rifare!


12 nov 2011

12 novembre 2011


Sul volo Francoforte – Delhi sono seduta accanto a una signora e al figlio. Sono tedeschi. Con occhi emozionati mi dicono che dopo tanto tempo sono finalmente riusciti a organizzare questo viaggio in India. Che teneri!
Tantissimi turisti fino all'imbarco del volo per Hyderabad/Vijayawada, poi sono sempre piu' una mosca bianca. Io, straniera, divento attrazione per gli occhi dei curiosi. E' una strana sensazione, che mi stupisce, senza pero' infastidirmi.
Alla fine, eccomi a destinazione: sono atterrata nello sperduto scalo di Vijayawada.
Ad attendermi, 2 volti sorridenti e bonari. “Ciao Elena! Com'e' andato il viaggio? Sei stanca? Stasera ci sarebbe un matrimonio...”. “Let's go!”, chi se lo perde il matrimonio indiano, tutto colori, musica e una folla pazzesca di invitati che vanno e vengono chiacchierando allegramente?!?...Ehm...se mi avessero avvisata per tempo che avrei dovuto indossare il sari, forse avrei detto che ero stanca :)
Centinaia di luci colorate a indicare l'ingresso, percussioni a volume stratosferico, vociare a piu' non posso e...sara’ stata la mia carnagione pallida da occidentale, saranno state le mie scarpe da ginnastica bianche che facevano capolino da sotto il tessuto nero del sari, sara’ stato il mio scattare foto all'impazzata...non mi ero mai sentita tanto osservata in vita mia. Hihihi!
Alla fine, del matrimonio pare abbia visto solo una minima parte. Per due ragioni. Mediamente un matrimonio indiano dura anche giorni. Inoltre, dopo pochi minuti dal nostro arrivo, ci siamo direttamente trasferite nella sala dove si teneva il banchetto.
Tavolate lunghissime erano predisposte per accogliere il serrato turn over dei commensali. Piatti e bicchieri, rigorosamente di plastica (voglio vedere quanto verrebbe a costare il catering con tutte quelle stoviglie da lavare). Le posate non occorrono. Qui si mangia con le mani. Olle'!
Gli addetti al servizio passano lungo le tavolate e riempiono i piatti di riso e curry vari (e io che pensavo esistesse solo il curry per condire il pollo...). Quando si finisce di mangiare, semplicemente si piega il piatto, ci si alza e si lascia il posto ad altri invitati. 
Che dire. Come festa di benvenuto non e' stata affatto male :)


V., la sposa e sottoscritta

Il banchetto nuziale

11 nov 2011

11 novembre 2011


La prima immagine nitida di quest'avventura e’ quella di mamma e papa’ che mi salutano con la mano all’aeroporto. “Ciao, a presto!”.
Felice ed emozionata, ma allo stesso tempo con un nodo in gola, attendo l'imbarco con la mia sacca. Ebbene si': alla fine ho con me solo il bagaglio a mano, per lo stupore di morti e l'ilarita' di alcuni. Olle'!
Cerco di non pensare troppo, di non permettere che immagini, sensazioni e domande si sovrappongano confusamente, come un fiume in piena, nella mia testa. Nonostante tutti i rumori intorno a me, cerco silenzio.

10 nov 2011

10 novembre 2011


Sono ancora a Milano. Per cause a me ignote, Air India ha cancellato il volo Delhi – Vijayawada.
Parto domani, poco male. Anche stasera mi sono goduta la mia famiglia.
Certo, sapere alle 13 che alle 15 non devi presentarti in aeroporto e' un ottimo modo per entrare nel giusto spirito con cui affrontare imprevisti e cambiamenti di programma all'ultimo...della serie “impara a improvvisare e a trovare sempre il lato positivo”.