31 lug 2012

31 luglio 2012


Bapuji mi ha chiesto di trascorrere la mattinata dividendomi tra le classi 7, 8, 9 e 10 per parlare e far parlare il piu' possibile inglese ai bimbi. Ammetto di aver faticato non poco a ottenere il risultato e, con la classe 10, mi ci sono proprio arrabbiata per il muro di silenzio che mi hanno piazzato davanti. Lo so che sono timidi e che funziona cosi, ma dopo un po' che tentavo invano ero talmente scoraggiata che ho preso e sono uscita dall'aula lasciandoli da soli.
A volte bisogna saper perdere...


30 lug 2012

30 luglio 2012


Le bimbe oggi sono rimaste a casa da scuola. Le Sr hanno pensato di dar loro un giorno di vacanza per riposarsi dalle fatiche di ieri e per darci la possibilita' di passare qualche ora in piu' insieme.
Bapuji e' passato a prendermi alle 17:30. Cavoli, per quanto fossi contenta di tornare a Gondal, salutare le bimbe di Vasavad non e' stato poi cosi' semplice. “Quando torni a trovarci?”. “Stavolta non lo so”. Magari avessi potuto rispondere, con una certa sicurezza, come un anno fa “Presto!”.
Sono salita in macchina e mi sono fatta distrarre dagli aggiornamenti di Bapuji sulle bimbe di Gondal. Sono sempre piu' dell'idea che a volte sia meglio non pensare troppo...
Certo e' che se poi si viene accolte da sguardi illuminati di felicita' ed entusiasmo contagioso, i tristi pensieri fanno sicuramente meno male ;)



Hip hip oppla'!

"Chapati!"

In posa

Ridere, ridere ancora (parte I)

Mimi' & Coco' (parte I)

La mascottina

Giochi in famiglia (parte I)

Mimi' & Coco' (parte II)

Ridere, ridere ancora (parte II)

Giochi in famiglia (parte II)


29 lug 2012

29 luglio 2012


Doveva essere una gita spensierata, una giornata di allegria e divertimento, un'occasione per condividere esperienze, per ridere e chiacchierare.
La sveglia e' suonata alle 5. Mezz'ora dopo un pullman affittato ci avrebbe portate tutte a Veraval, una cittadina famosa per un antichissimo e bellissimo tempio sul mare.
La prima ora di viaggio se n'e' andata in balli, canti a squarciagola e continui su e giu' delle bimbe scatenate.
Dopo...
...Meta' di loro aveva la testa fuori dal finestrino col vomitino...
...Il tragitto e' durato 6 ore anziche' le 3 previste...
...Nel tempio sul mare siamo entrate giusto il tempo per rubare un'occhiata...
...Appena arrivate in spiaggia e pucciati i piedi nell'Oceano, uno scroscio d'acqua ci ha costrette a correre ai ripari sul pullman...
...Gia' alle 16 l'autista si e' messo a pressare perche' ripartissimo...
...Ho scoperto che la strada che aveva provocato tanto malessere all'andata non era quella generalmente percorsa da chiunque voglia raggiungere Veraval...
...L'autista si e' rivelato peggio di una scimmia ammaestrata, ostinandosi a non voler cambiare strada per il ritorno perche' “Il mio capo mi ha detto di fare cosi', perche' e' l'accordo preso con Fr T., il prete che vi ha affittato il pullman, quindi io vado per di li'”...
...Il capo dell'agenzia dei pullman ha passato un'ora evitando accuratamente di farsi contattare da noi, ossia fregandosene della situazione e delle nostre richieste.
Alla fine non c'ho visto piu'! A ragione o a torto, ho tenuto in stallo per un'ora tutta la combriccola, attaccandomi al telefono per contattare Fr T. e chiedergli una mano per risolvere la situazione.
Meglio che tralasci quello che non ho detto all'autista, che comunque non parlava/capiva una parola di inglese (ma il tono direi che parlava da solo), durante quei 60 minuti di attesa...
Comunque, tutto e' bene cio' che finisce bene: l'intervento provvidenziale di Fr T.  ha smosso a dovere le acque, cosi' che per rientrare e' stata presa la strada meno dissestata. A parte che siamo arrivate alla boarding house dopo le 22, il viaggio e' andato decisamente meglio: le bimbe erano allegre e spensierate e non piu' impegnate a non stare male o vomitare sul sedile. Finalmente si respirava aria di gita.
Di una cosa sono contenta, ripensando a questa giornata: credo che le bambine, per lo meno le piu' grandi, abbiano colto l'importanza di lottare per i propri diritti senza farsi mettere troppo i piedi in testa.



Il tempio sulla spiaggia

Tutti al mareeeeee

Un sorriso e passa la paura!

28 lug 2012

28 luglio 2012


Forse perche' resto solo pochissimi giorni. Forse perche' e' davvero la prassi. Forse perche' le cose cambiano. Forse perche' a volte basta chiedere. Forse per un motivo. Forse per un altro. Sono stata felicissima di mangiare con le bimbe e vedere nei loro occhi la mia stessa emozione. Sedute a terra, in due file una davanti all'altra, abbiamo gustato deliziosi curry e chapati col sorriso sulle labbra.
Un grazie alle Sr che hanno accontentato la mia richiesta!



L'ora di disegno

Si mangiaaaaaaaa!

"Ce n'e' anche per me?!?" :p

27 lug 2012

27 luglio 2012


La sveglia alle 4:45 non e' mai facile da digerire, soprattutto quando si scopre poi che sarebbe stato possibile dormire per un'ulteriore ora...
Sonno!!!
Il programma della giornata prevedeva la visita alle famiglie di alcuni bimbi e bimbe di Gondal, prima del mio trasferimento per il weekend a Vasavad, dove altre bambine conosciute un anno fa attendevano la mia visita.
Ho trovato emozionante entrare nelle case dei bambini e conoscere i loro genitori. Ancora di piu' mi ha emozionata vedere l'orgoglio e la felicita' negli occhi di questi padri e queste madri quando ho mostrato loro le foto dei loro figli in pose sorridenti o mentre giocavano allegri coi loro amici.
Il giro di visite si e' concluso nel tardo pomeriggio, dopo non so quanti chai e ore di macchina.
Sono arrivata a Vasavad piu' di la' che di qua.
Fortuna che i sorrisi delle bimbe alleviano ogni stanchezza. :)

In...


...visita...

...alle...

...famiglie.

I sorrisi di Vasavad

26 lug 2012

17-26 luglio 2012


Sono giorni che non scrivo. Mi sono lasciata totalmente coinvolgere dalla quotidianita' della boarding house e dall'entusiasmo contagioso delle bambine. Ho vissuto il presente, ogni singolo istante, lasciando da parte domande e pensieri. Ho rivissuto la magia di questo posto con serenita' e spensieratezza. E sono stata meravigliosamente bene!
Le risate e la complicita' con le bimbe.
Le lunghe chiacchierate con Bapuji.
Il super gustosissimo chai, il piu' buono che mi sia mai capitato di assaggiare, e la rotazione dei menu di colazione/pranzo/cena cosi' familiare.
Il vento incessante, ma piacevole, a spezzare le calde giornate di sole.
Le partite mattutine di kho-kho e gli allenamenti pomeridiani di calcio e basket.
Il pomeriggio domenicale rubato clandestinamente allo studio per ballare e cantare musica occidentale sommessamente diffusa dal mio computer.
La visita al tempio per la festa di Shiva e i timorosi “Non si fa” delle bimbe al mio cantare per strada o salutare delle donne di ritorno dal lavoro nei campi.
Le ore in classe per far parlare il piu' possibile i bambini in inglese.
Gli interminabili saluti serali della buonanotte e i sonnacchiosi “Buongiorno” all'alba.
Gli esercizi di yoga e i canti di preghiera.
L'ilarita' per i nuovi nickname e la tenerezza per gli storici.
Quanta magia si vive qui a Gondal!



16 lug 2012

16 luglio 2012


Non ho praticamente dormito. Un po' perche' mi sono lasciata convincere da S. e la giovane spagnola a rimanere tutte e tre insieme (“Tanto ci alziamo per salutarti. Cosi' e' piu' facile”), un po' per l'agitazione dell'ultima notte prima della partenza.
Alle 4:30 B. (l'autista) ha avviato puntuale il motore della jeep.
Un abbraccio a S. e un “Sicura di non voler andare a dormire tranquilla?!?” alla giovane spagnola, che ha voluto accompagnarmi, ed eccomi in macchina diretta in aeroporto.
Com'era immaginabile, la giovane spagnola e' crollata addormentata sul sedile accanto a me in poco piu' di un quarto d'ora. Hihihi!
Siamo arrivati a destinazione in un batter d'occhio. B. deve aver messo il turbo. L'aeroporto era ancora chiuso.
Ciaooooo!!!”.
Delle 14 ore, tra attese, voli e pennichelle, penso che ricordero' per un po' l'incipit...
Fatto il check in mi sono diretta al controllo della polizia con l'idea di sedermi al gate e attendere l'imbarco sonnecchiando.
Ho svuotato le tasche. Mi son tolta gli occhiali da sole dalla testa. Ho tolto il computer dalla sacca. Ho piazzato il tutto sul rullo. Ho superato il metal detector. Ho fatto per recuperare il tutto...“Signorina, quella sacca e' sua?”. “Si', perche'?”. “Ci sa dire che cos'e' quella?”. “Cos'e' quella...”.
:O
:O
:O
Neanche il tempo di terminare la domanda che un'espressione di stupore, orrore, sorpresa, panico, curiosita' mi si e' dipinta sul volto. Sul monitor c'era l'immagine della mia sacca e del suo contenuto e tra tutto spiccava la nera forma di una pistola. “E quella che cavolo e'?!?”.
Manco a dirlo, mi e' toccato svuotare il bagaglio a mano, sotto il fastidioso sguardo degli altri passeggeri assetati di notizie, per facilitare il controllo certosino di ogni singolo oggetto da parte di due poliziotti.
Quale combinazione di oggetti abbia prodotto quell'immagine sullo schermo, ancora non l'ho capito. Fortunatamente (avevo forse dubbi?!?), si e' rivelato solo un falso allarme, ma lo spavento iniziale c'e' stato tutto. Come avrei mai potuto giustificare la presenza di un'arma da fuoco nel mio bagaglio, se nemmeno io ne sapevo l'origine? Mi son lasciata tormentare da questo quesito per un paio d'ore buone, prima di rinunciare a trovare la risposta. L'accaduto rimarra' un mistero!
Non so esprimere a parole la gioia e l'emozione al mio arrivo a Rajkot. La felicita' di incrociare lo sguardo altrettanto emozionato di Bapuji (Fr J., direttore della boarding house di Gondal, dove avevo chiesto di andare per far visita alle bimbe conosciute l'anno scorso) e il suo caloroso benvenuto. La sempre cara Sr P. (responsabile del progetto in Gujarat). La piacevolissima chiacchierata con Bapuji durante il tragitto in macchina (e' venuto a prendermi per portarmi subito a Gondal. Grande uomo!). E poi loro: le mie adorate cucciole! Eravamo tutte super emozionate, al punto che non riuscivamo nemmeno a parlare.
Ancora non trovo le parole per esprimere la gioia e l'emozione di essere tornata in questo posto per me magico.


15 lug 2012

15 luglio 2012


Cosa si intende per “film a lieto fine”?
Lui, induista, ama lei, musulmana. 
Dopo vani tentativi, il giovane riesce finalmente a conquistare il cuore dell'amata ed e' magia. I due sono felici e si godono l'un l'altra.
Un giorno lei viene a sapere che la sua famiglia le ha combinato il matrimonio con un altro uomo, di cui lei non sa nulla e che, ovviamente, non ama.
I due ragazzi scappano nella notte per sposarsi in segreto, ma davanti al momento del si' lei decide di non dare questo dispiacere ai genitori e di tentare di convincerli delle proprie ragioni.
La prima reazione della sua famiglia e' una scarica di botte contro il ragazzo, che, rialzatosi grazie alla forza dell'amore (e della disperazione?!?), fa un bellissimo discorso sull'importanza dei sentimenti e su quanto questi contino piu' delle differenze socio-economiche o religiose.
Per quanto visibilmente colpiti dalle sue parole, i genitori della ragazza perseverano con la propria scelta.
Due cuori si spezzano in un istante.
Anni dopo (a Pondicherry) lui incontra un'altra, se ne innamora e la conquista. I due si sposano.
Nelle ultime scene si vede il ragazzo con la nuova compagna, che va a cena a casa della giovane che aveva amato in passato, gia' mamma di un bimbo avuto dal marito impostole dalla famiglia.
I due erano rimasti amici per non perdersi del tutto.
Happy end!
Happy end?!?!?!?
Vero e' che in sala i fanciulli erano tutti fischi e urli di approvazione a ogni inquadratura delle attrici, ma e' vero anche che V., S., la giovane spagnola e sottoscritta siamo uscite dal cinema col groppo in gola e poco c'e' mancato che ci andasse di traverso l'ultima cena insieme al ristorante.
A ognuno l'ardua sentenza!
A concludere questa giornata, abbiamo dato una mano a una giovane mamma, scappata di casa col figlioletto per evitare violente litigate col marito manesco. Era talmente spaventata che non voleva fidarsi a stare per la notte presso la sede di ASSIST, perche' in giro c'erano H. (il guardiano notturno) e B. (l'autista che all'alba mi accompagnera' all'aeroporto di Vijayawada a prendere il volo per Rajkot).
Che fine settimana! Che strano modo per terminare la mia esperienza a Chilakaluripet!
Nota positiva: la ragazza che ha lottato fino a ieri mattina tra la vita e la morte, ha dato alla luce una splendida bambina ed entrambe sembrano godere di ottima salute.
A volte i miracoli accadono per davvero :)


14 lug 2012

14 luglio 2012


...Continuing...

Noi europee siamo state in ballo “solo” 10 ore. Se penso che per J. (la ragazza incinta che stava male), il suo compagno e V. si e' trattato circa del doppio...
Siamo rientrate alle 4 del mattino, lasciando J. in un ospedale privato dove, finalmente, poteva stendersi un letto tutto per se'.
Era improponibile lasciarla in quello pubblico, dove 3 pazienti dovevano condividere un posto letto, alcune ragazze si lamentavano per il parto imminente, i bambini appena nati venivano adagiati su cumuli di vestiti buttati a terra, lo sporco era ovunque, le infermiere se ne stavano bellamente sedute a chiacchierare anziche' prendersi cura delle pazienti e la ressa in attesa, nel frattempo, iniziava a coricarsi sul pavimento dell'ingresso per evitare di perdere il posto in fila davanti all'accettazione.
Mi sa che dopo quest'avventura per me ci sara' poco da lamentarmi della sanita' italiana...
Doccia veloce e via a nanna. Ne avevo bisogno: ieri notte non ho praticamente dormito e oggi ho bisogno di un minimo di energia per affrontare il mio ultimo giorno di “lavoro” in ASSIST...Eeeh!


13 lug 2012

13 luglio 2012


Se mi mettessi a raccontare la giornata di oggi, parlerei di una corsa contro il tempo per salvare 2 vite. Descriverei situazioni imbarazzanti in ospedali pubblici, gremiti di gente in attesa di una visita per ore e ore. Direi che per gli ospedali privati indiani la reputazione, sempre che si possa chiamarla cosi', e' da salvaguardare anche a costo di sbattere in mezzo a una strada una paziente a rischio.
Anche questa volta credo sia meglio che rimanga in silenzio.

To be continued...


12 lug 2012

12 luglio 2012


Chissa' perche' a volte i documenti ufficiali devono essere tutti perfetti e altre, invece, possono essere approssimativi!? Sul permesso per lasciare l'India qualcuno ha deciso di scrivere che sarei tornata in Italia, quando in realta' volero' su Bangkok. Probabilmente io sono una fissata, ma se devi esplicitare qualcosa, non puoi almeno farlo correttamente?
Morale: con K. (spalla di M., responsabile HR di ASSIST) ho raggiunto M. al distretto di polizia per rifare la richiesta del mio permesso. Di nuovo, siamo stati cordialmente accolti dal Soprintendente, che ci ha offerto il the e qualche chiacchiera di circostanza, terminata con un “Sempre al tuo servizio! Domattina il foglio corretto sara' pronto”. Il potere dell'essere bianchi in questa nazione a volte e' stupefacente...
Per sfruttare la scarpinata a Guntur, mi son fatta poi accompagnare da K. a comprare il trolley, ormai indispensabile per scarrozzare qua e la' la quantita' lievitata di roba che mi ritrovo (e io che volevo viaggiare sempre e solo col bagaglio a mano!). Dopo estenuanti trattative in vari bazar (K. e' stato impeccabile), sono salita sul bus per Chilakaluripet tutta sorridente con il mio nuovo acquisto.
Il buon umore e' stato smorzato dal viso del mio accompagnatore, sofferente per la guida poco fluida dell'autista del bus. A un certo punto ho temuto non ce la facesse a trattenersi dallo stare male. Grazie al cielo, pericolo scampato! Olle'!


11 lug 2012

11 luglio 2012


Meglio non illudersi mai di poter guardare un film intero, qui in India. I tagli di corrente da parte dello Stato potrebbero farti perdere il meglio della storia. Com'e' successo a noi europee, belle contente di guardare insieme “A beautiful mind” in camera di S.. Arrivato a meta', il film e' stato brutalmente interrotto dall'ennesimo black out e, al suo posto, e' apparso quel fastidioso miscuglio di puntini rumorosi a fare da sfondo alla scritta “no signal”.
Peccato che il generatore non abbia il potere di recuperare il segnale e trasmettere l'audio-video in maniera appropriata :(


10 lug 2012

10 luglio 2012


3 kg di Foresta Nera per salutare tutto lo staff e addolcire la tristezza pre partenza.
Cioccolato mio, fa' tu!


9 lug 2012

9 luglio 2012


Volevo ben vedere che il mio PC non faceva nessuno scherzetto a una settimana dalla partenza! L'update automatico di Windows mi ha creato non pochi problemi oggi tra re-installazioni e riconfigurazioni varie. Meno male che S. (IT manager di ASSIST) mi ha dato una mano a venir fuori dal pasticcio, perche' da sola temo non sarei stata in grado di riportare il laptop a una situazione di normalita'...
In zona Cesarini anche l'ultimo inghippo e' stato superato con successo. Olle'!




8 lug 2012

8 luglio 2012


Giornata fuori porta. E' sempre piacevole una gita esplorativa la domenica, dopo tutta la settimana a dividersi solo tra ufficio e camera tra le mura intorno al centro ASSIST, con qualche puntatina ai bazar.
Con la scusa del rientro di S. da Warangal, la giovane spagnola e sottoscritta ci siamo accodate a V. per andare a Guntur. 
Tempo di accompagnare i suoi genitori a casa, che era gia' ora di pranzo. Poteva mancare l'appuntamento con la pizza domenicale?!? Anche B. (l'autista) se l'e' gustata alla grande :D
Per soddisfare la curiosita' di noi europee, abbiamo fatto un giro anche in un parco dove un brontosauro in pietra giaceva a mo' di guardiano sonnecchiante in mezzo a prati e alberi. Chi avrebbe mai detto che dietro alla fermata del bus, dove piu' di una volta sono scesa, c'era un angolo verde e tranquillo come quello?! 
Le sorprese sono sempre dietro l'angolo...


7 lug 2012

7 luglio 2012


Sabato sera. 
Blockbuster night. 
Mi sono addormentata dopo nemmeno 5 minuti di Igor.
Non ho proprio piu' l'eta' per le ore ''piccole'' :p


6 lug 2012

6 luglio 2012


In mancanza di supporti materiali, l'immaginazione gioca un ruolo fondamentale. Se poi si ha avuto un'infanzia ricca di stimoli ludici e si e' ancora in grado di apprezzare 2 fogli di carta, 2 penne e una flotta di navi disegnate in quadratini...Battaglia navale e una ventata di gioia puerile arrivano in soccorso!
...Ci sarebbe poi da ricordarsi di spiegare bene tutte le regole all'avversario, ma pretendere di avere pure una buona memoria, mi pare troppo!
Spagna vs Italia 1-0.
A domani la rivincita!


5 lug 2012

5 luglio 2012


Ho ufficializzato la mia dipartita dall'India. Tra qualche giorno devo tornare al distretto di polizia di Guntur per ritirare il mio permesso per lasciare il Paese.
C'e' stato un momento, mentre ero seduta davanti all'ufficiale in comando, in cui mi son sentita chiedere “Sicura che vuoi il permesso per partire?”, in cui le uniche parole che mi son passate per la testa sono state “Chiedo scusa, c'e' stato un equivoco. Non vado da nessuna parte. Resto qui”.
Una parte di me e' stra contenta ed entusiasta alla sola idea di continuare il viaggio e gustare nuove realta', persone, culture. Una seconda, pero', e' come radicata qui e l'impossibilita' di predire se mai avro' modo di tornare in questa terra la fa silenziosamente urlare.
Suvvia, famoce coraggio!”, direi a chiunque vedessi con lo sguardo pensierosamente corrucciato...Andro' davanti allo specchio...


4 lug 2012

4 luglio 2012



Confermato il ritorno dell'artrite. Stavolta, pero', niente cortisone. Si va di antinfiammatori. Speriamo in bene!
Dopo l'esperienza di Pondy, voglio poter chiudere a chiave PC, soldi e quant'altro abbia valore. Cosi', prima di cena, ho avuto modo di testare la pazienza di P. (la spagnola), che mi ha accompagnata a cercare un trolley. Non c'e' che dire: prova superata a pieni voti! 30 minuti a guardare e riguardare valigie senza battere ciglio. Come ricompensa, mi e' sembrato il minimo farle gustare il suo primo lassi bello fresco sulla via del ritorno. Buono di brutto! Slurp :p



3 lug 2012

3 luglio 2012


Siamo rimaste io e la spagnola. S. e' partita dopo l'ufficio per Guntur, visto che domani ha il treno per Warangal molto presto.
Per farci un giro, P. e sottoscritta siamo andate ad accompagnare S. e V. alla fermata del bus e da li' ci siamo spinte per le vie di Chilakaluripet, piu' buie e tranquille del solito, per colpa/merito dell'acquazzone che verso le 18 ha fatto tremare S. all'idea di prendere il bus. Povera! Le notizie che si leggono in questi giorni sul giornale riportano di numerosi incidenti stradali in cui sono coinvolti anche bus con autisti distratti e/o spericolati. Con la pioggia e l'asfalto bagnato c'e' sicuramente da preoccuparsi maggiormente...
Mi piace conversare con P.. E' giovane, ma sembra molto in gamba ed e' di ottima compagnia. Un altro incontro positivo di questo viaggio indiano :)



2 lug 2012

2 luglio 2012


Almodovar e' uno dei miei registi preferiti, ma da dove gli sia venuto di girare un film come “La pelle che abito” ancora non l'ho messo a fuoco.
A pochi minuti dalla mezzanotte, sono ancora stranita da questa pellicola bella, per carita', ma decisamente fuori di testa anche per uno come lui.
Sicuro e' che questo e' il primo e ultimo film che faccio scegliere a P. per le blockbuster night!