31 mar 2012

31 marzo 2012


Oggi, ultimo giorno del mese di marzo, e' anche l'ultimo giorno di Kalki come entita' a se' stante. Ufficialmente, dal 1 aprile, l'organizzazione passa sotto Sharana'.
Per festeggiare, dopo un mini ritrovo in sede con tanto di discorso di G.P. e regalini per tutti, lo staff al completo e' andato a pranzo insieme. Con me al seguito :)
Chissa' cosa passa per la testa dei ragazzi. Voglio dire, per quanto manterranno il loro lavoro e il loro ruolo, comunque e' un bel cambiamento quello che stanno vivendo: passare sotto un'altra associazione, cosi' che il nome, per cui fino ad ora si sono dati da fare, non esistera' piu' se non nei ricordi e nelle attivita'. So che quello che conta e' la sostanza, ma i cambiamenti di forma non lasciano del tutto indifferenti, generalmente...Staremo a vedere nei prossimi mesi :)
A volte penso che tornare con la spesa usando un tricycle non sarebbe poi malvagia come idea. Fessa io che mi carico nelle ore calde, ma, trovandomi a 50 m da supermarket, non avevo molta voglia di tornare a casa per rifarmi poi la strada fino li'. Acqua, latte e pasta...cocomero, pomodori, melanzane, cetrioli, carote, banane e uva...proprio bella carica!!! Se non altro ora dovrei essere a posto per una settimana...spero!
A casa mi sono presa il mio tempo per rilassarmi un po', farmi una doccia e poi, finalmente, rammendare il pantalone che ho comprato, che aveva un difetto. Non sara' un lavoro di fino, ma il buco non c'e' piu'. Sostanza prima, forma dopo! E poi, mi salvo col fatto che sono pantaloni larghi e, una volta che son su, magari il lavoretto non si nota. I bambini non lo vedranno di sicuro ;)
Ho passato quasi tre ore in terrazza sul tetto. Si stava una favola, anche con i ventilatori spenti, visto che tirava una piacevolissima brezzolina. Ho dovuto desistere solo per colpa delle immancabili punture di zanzara. Mannaggia, si stava cosi' bene!
Sulla sedia a dondolo consideravo che queste prime due settimane a Pondicherry sono letteralmente volate. Come passa il tempo! Quante immagini di questi mesi e quanta fiducia in quelli a venire! Non mi pongo domande. E' ancora presto. C'e' tempo e me lo voglio prendere e godere tutto. Ogni singolo istante. Senza guastarlo con punti interrogativi a cui non so dare risposta.
Una sedia a dondolo. La brezza. La calma della sera.
Wow!



30 mar 2012

30 marzo 2012


Giornata fiacca oggi. Il caldo si sta rivelando meno gestibile di quanto pensassi e ne risento a livello energie disponibili. Mi sa che iniziero' la cura Polase!
Per “fortuna” anche oggi mi hanno lasciata in sede, anziche' portarmi con la “mobile library”. Il motivo era lo stesso per cui non avevo potuto partecipare mercoledi'. Peccato per l'occasione di vivere l'esperienza. Meno male perche' almeno ho tirato un po' il fiato...
Tra l'altro, alle 18:30 avevo appuntamento con gli americani per i saluti, cosi' ho fatto con calma una doccia e mi sono preparata per uscire.
Sono arrivati trafelatissimi e con pochissimo tempo a disposizione, perche' M. aveva un conference call dopo appena 45 minuti.
Fa nulla! Siamo stati insieme poco, ma abbiamo sfruttato al meglio il tempo a nostra disposizione. Mi hanno raccontato della loro escursione di ieri, che in pratica e' stata un viaggio in macchina di a/r e poco piu'. Eppure il posto che volevano visitare avrebbe meritato, a quanto dicevano...magari, organizzandosi meglio, sfruttando un paio di giorni anziche' solo uno...va beh! Ormai e' fatta!
Baci e abbracci e la promessa di rimanere in contatto. Ci conto!
Rientrando a casa pensavo che avrei tanto voluto poter abbracciare qualcuno. Non so da dove sia nata sta cosa, so solo che a un certo punto sentivo questa necessita'. E' stato come un voler condividere in un gesto tutta la positivita' che avevo raccolto fino a quel momento, ma...non avevo nessuno da stringere forte. C'est la vie!
Sto ricevendo tanto. Spero di riuscire a dare altrettanto.


29 mar 2012

29 marzo 2012


Pondicherry e' una cittadina molto pulita, soprattutto se messa a confronto con gli altri centri abitati che ho avuto modo di visitare.
Ho scoperto, andando con la “mobile library”, dove viene accumulata la mole di spazzatura della citta': proprio dietro a un muro che corre lungo le catapecchie della comunita' gipsy dove svolgiamo le attivita' il giovedi'.
Non potevo crederci, eppure, e' evidente che da qualche parte doveva pur stare la zozzeria, no?! Ma...proprio li', a due passi dalle case...
Ho chiesto a V. (uno dei volontari del mercoledi' e del giovedi') come mai nessuno si prende la briga di smaltire i rifiuti, magari attraverso un processo di riciclo. A quanto dice lui, nessuno sa come riciclare i materiali. Io lo trovo impossibile. Credo, piuttosto, che ci siano come sempre gli interessi economici di alcuni pochi e l'ignorante (nel senso stretto del termine) disinteresse di tanti altri.
Guardavo poi i bambini giocare. Perche' devono vivere cosi'? Perche' non possono avere un posto pulito e accogliente dove crescere sereni?


28 mar 2012

28 marzo 2012



Oggi niente slum per me. Quello in programma era uno dei siti dove e' meglio che non mi vedano, altrimenti arrivano richieste a iosa di supporto ulteriore per il solo fatto che “c'e' di mezzo un'occidentale”.
Pur avendo il permesso di congedarmi per mancanza di particolari attivita' da svolgere in sede, sono rimasta fino a chiusura a fare due chiacchiere con G.P.. Ci siamo fatti un sacco di risate e poi trovo che sia sempre molto curioso e interessato a scambiare opinioni e a relazionarsi con gli altri. E' stato piacevole!
Altra nota positiva della giornata: ho incontrato S. & M. (la coppia americana), che lunedi' si erano trasferiti in un'altra guest house. L'altro giorno mi era spiaciuto un sacco non trovarli, cosi', di punto in bianco spariti nel nulla. E invece, non solo li ho trovati a casa, ma ho anche scoperto che, carinissimi, avevano lasciato sulla mia scatola di cereali la nota, che mi era del tutto sfuggita, “Siamo stati trasferiti ora. Sorry! Questa e' la nostra mail, cosi' possiamo sentirci. Ciao S. & M.”.
Sono in partenza sabato per Chennai. Hanno conosciuto un tale che gli da' un passaggio e li ospita a casa sua per un paio di giorni, prima del loro volo per lo Sri Lanka. Domani o venerdi' mi hanno proposto di vederci per bere qualcosa insieme e salutarci. Sono proprio contenta di averli conosciuti, perche' sono persone davvero gentili, aperte, interessanti e generose!
Pensandoci bene, mi sento fortunata, perche' durante questi mesi ne ho incontrate un po' di persone cosi'...
:D




27 mar 2012

27 marzo 2012


Stamattina ho fatto parecchia fatica ad alzarmi, perche' ho dormito pochino :(
Anche coi bimbi mi sentivo impacciata dal sonno. Per fortuna anche loro non sembravano meno rintronati di me! Dopo la doccia e la colazione, mi sono seduta con loro a guardare i cartoni con le rime (in Tamil). Erano contentissimi e applaudivano alla fine di ogni cartone. 20 paia di manine che battevano entusiaste per le canzoncine. Perche' stupirsi: hanno tra l'anno e mezzo e i 3...
Dopo pranzo e' stato il momento piu' tosto della giornata. L'ora della digestione si e' rivelata letale. Ho tenuto gli occhi aperti a stento finche' non ci siamo mossi per andare nelle slum, dove il delirio da seconda turnata di palloncini mi ha fatto riprendere di quel po'! W i palloncini per tutti!!!


26 mar 2012

26 marzo 2012


Bello iniziare carichi la settimana!
Arrivata in Kalki mi sono messa a giocare coi piccoletti, che, pure, sembrava avessero energia da vendere...anche troppa...hihihi!
Anche i bimbi delle slum che siamo andati a trovare con la “mobile library” pareva avessero necessita' urgente di scaricarsi di energie in eccesso. Volevo fare i palloncini, ma se non fosse intervenuta in mio soccorso P., mica ci sarei riuscita. Troppo poco spazio vitale, tanto che non riuscivo nemmeno a muovermi. Aiuto, la claustrofobia!!! Grazie alla mia salvatrice, invece, ogni bimbo aveva un cagnolino colorato e un sorriso grande stampato sul viso. Alla fine ce l'abbiamo fatta :)
Quando siamo tornati in sede a portare il materiale (alle 18), il piccolo A. era ancora in attesa che la mamma venisse a prenderlo. Povero cucciolo! Tutti erano andati via, mentre lui e' rimasto li' da solo con G.P. (uno dei responsabili di Kalki). Negli occhi si leggeva tristezza. 
A. (mia referente in Kalki) e P. (team “mobile library”) lo hanno chiamato per prenderlo in braccio e consolarlo. Anch'io ho teso le braccia verso di lui e...lui ha scelto me. Mi e' venuto vicino, ha proteso i suoi braccini e si e' adagiato, totalmente, sulla mia spalla. Eravamo tutti stupiti della sua scelta'. Io ero commossa. In un gesto cosi' piccolo, quello di protendere le braccia verso di me, una mezza estranea, c'e' tutta la semplice ingenuita' e l'innocente spontaneita' dei bambini. Quelle che troppo spesso noi adulti dimentichiamo o rifuggiamo. 
L'ho tenuto stretto e coccolato fino all'ultimo. Poi A. l'ha fatto salire sullo scooter e l'ha riportato a casa lei.


25 mar 2012

25 marzo 2012


Oggi e' domenica: no way la sveglia alle 6! L'ho lasciata suonare e mi son girata dall'altra parte. Fintanto che riesco a dormire, e' il caso che recuperi qualche ora di sonno arretrato...
Una colazione sana e leggera, la canonica passeggiatina lungo l'Oceano e poi un giro mercato per iniziare al meglio la giornata.
Al rientro sono andata sul tetto a godermi un po' di brezza. Dopo qualche minuto che ero li' mi ha raggiunto l'American boy col suo portatile, pronto a lavoricchiare un po'. Alla fine, pero', abbiamo iniziato a parlare e il computer e' rimasto spento. Anche la moglie ci ha raggiunti nel giro di poco. Un'ora e mezzo volata in piacevolissima compagnia, con tanto di invito a cena per la sera. Inaspettato e piu' che gradito, ho accettato volentieri di mangiare con loro :)
Alle 17, quando il caldo si e' fatto meno intenso, ho pensato che uscire mi avrebbe fatto bene. Stare troppo in casa, in una localita' di mare, sarebbe sacrilegio!!!
Il lungo Oceano era gia' pieno di persone. Mi avevano detto che era un punto di ritrovo, ma non mi aspettavo una ressa del genere.
Quando sono scesa alle 19:30 per trovarmi con la coppia americana, in sala c'era anche E. (il padrone-gestore di casa) armato di cartina di Pondicherry, che illustrava ai ragazzi dove potevano trovare buoni ristoranti, negozi ben forniti e posti carini da vedere. Mi sono seduta con loro, che qualche indicazione in piu' mica mi faceva male, anzi!
Per stasera ci ha consigliato un ristorante italiano, gestito da M. di Bologna, a cui avrebbe fatto una telefonata di avviso per dirgli che stavamo andando a mangiare li' e di trattarci coi guanti. Non c'e' dubbio: E. ci sa fare coi suoi ospiti e sa come coccolarli.
Il Don Giovanni e' una terrazza sul tetto di una palazzina di 5 piani nel centro citta'. C'e' una gran bella vista da lassu', che ha conquistato tutti sia S. & M. sia la sottoscritta. siamo rimasti contenti e stupiti di trovare un posto del genere. Non che in India non ci siano ristoranti con vista, ma...forse la situazione, da ognuno di noi diversamente vissuta, forse l'aria familiare e spartana del posto (tavoli con tovaglia a quadretti stile taverna), il menu' di piatti tipici italiani...boh! Mi ha fatto strano e ha aumentato il mio buon umore :)
M. e' un uomo, ormai di una certa eta'. Dopo alcuni anni vissuti ad Aureville, si e' sposato con un'indiana e si e' trasferito a Pondicherry per mandare i 2 figli in una buona scuola. Apprezzata decisamente la buona intenzione! Due anni fa ha aperto il Don Giovanni e ora si gode la brezza dall'alto della sua terrazza belvedere. Non male!
Per essere una 4 formaggi c'era su un po' troppo origano e, credo, anche delle acciughe inaspettate. Comunque, la pizza e' pur sempre la pizza. Difficilmente e' immangiabile, e questa aveva decisamente un suo perche'. In fondo devo ricordarmi che sono in India, non in Italia...Ho deciso di segnarmi il posto tra quelli dove tornare durante la mia permanenza qui.
Il valore aggiunto della serata e' stata la compagnia della coppia americana. Entrambi scrittori, vivono da qualche mese in Sri Lanka e sono qui in vacanza per un paio di settimane. Mi piace il loro modo di parlare e considerare tanti punti di vista differenti. Mi piace la loro apertura mentale. Non ho ancora capito perche', mi hanno pure voluto offrire la cena. “Ti abbiamo invitata noi a cena”. “Pensavo fosse solo per la compagnia, non c'era bisogno...”. E' un gesto davvero carino! Spero di aver occasione per ricambiare!
Due passi sull'Oceano per tornare a casa e ora di corsa a nanna, che domani si ricomincia :)


24 mar 2012

24 marzo 2012


Il sabato, nel centro Kalki, ci sono bambini piccoli e grandi. Stamattina, sono stata coi secondi e, ovviamente, mi sono trovata davanti un foglio e una matita per disegnare i contorni da riempire con colla e foglietti colorati. A dispetto della seconda uscita con la “mobile library”, oggi sono riuscita a disegnare un arcobaleno. Colori completamente sbagliati, ma almeno la forma c'era...
Alle 11:30 abbiamo riordinato tutto e, in attesa del pranzo, i vari gruppetti si sono dedicati a giochi diversi: chi al bowling, chi a una specie di lego technic, chi a colorare il vaso di stecchetti fatto ieri pomeriggio.
Dall'ora di pranzo sono stata libera di scorrazzare per Pondy. Spinta dalla voglia di gelato (quello di ieri da Ricky Rich era buonissimo!), mi sono mossa alla ricerca della mia oasi di gusto e pace. Lungo la strada mi sono lasciata tentare da alcuni negozietti per un “window shopping time”e...alla fine si sono fatte le 14 senza che avessi ancora mangiato.
Essendo a due passi dal supermercato ho rinunciato al gelato e mi son fatta la spesa: frutta e verdura a volonta'. Olle'! Ne ho per una settimana :D
Pomeriggio di relax in vista di domani, che c'e' il mercato della domenica, e stasera pasta. Chi sta meglio di me?!?!?


23 mar 2012

23 marzo 2012


Le ragazze belghe che alloggiavano nella stessa casa dove sto sono andate via. Al loro posto e' arrivata una coppia di americani. Li ho giusto incrociati appena rientrata a casa. A parte le presentazioni di buona educazione, non abbiamo parlato granche'. Meglio, perche' ero troppo stanca per pensare a cosa dire.
Stamattina i bimbi mi hanno massacrata: a farne volare in tondo uno mi sono rovinata con le mie stesse mani, ma la tentazione, quando con le manine mi si e' aggrappato al braccio, e' stata troppo forte. Alla fine, come del resto anche nei giorni scorsi, mi sono ritrovata addosso 4 o 5 di loro. “Io”, “Io”, “Io”, urlavano. Aiuuuutoooooooooooo!!!
A interrompere la scalata ci ha pensato il graditissimo caffe' di meta' mattina. “Grazie! La mia schiena e' molto grata per quest'appuntamento!”.
A mezzogiorno ho aiutato a dar da mangiare ai piu' piccoli. Alcuni sembra che stiano bevendo, altri, invece, masticano un numero infinito di volte lo stesso boccone e sembrano non avere la minima intenzione di volerne ancora. Con pazienza, aspetto che il cucchiaino pieno posto davanti ai loro visi venga accettato. Non voglio forzarli a mangiare, ma so che e' buona cosa che finiscano la razione che viene data loro. A spronarli ci pensano le maestre. “Senza fretta! Un boccone alla volta” :)
Quando finiscono, tenerissimi, si lavano manine e viso e corrono sulle stuoie stese nelle aule per il riposino pomeridiano. Ci sono alcuni dei piccoletti che, nel sonno, si muovono e assumono delle posizioni improbabili. Ahahah! Sarebbe da far loro una foto :)
Con la “mobile library” di oggi abbiamo usato gli stecchini del gelato per creare un vaso e dei fiori. I bambini erano 5 o 6 e si sono messi di buona lena a spalmare di colla i legnetti da passare a M. e P. (il mitico duo della “mobile library”), perche' li assemblassero nelle forme desiderate. Che forza i risultati!
Camminando verso casa, riflettevo sul lavoro che i ragazzi di Kalki stanno portando avanti con tanta premura ed entusiasmo. E' fantastico come approcciano le persone, le attivita', i luoghi. Sono davvero incredibili. Credo imparero' tanto da loro!


22 mar 2012

22 marzo 2012


La giornata coi bambini e' sempre impegnativa. Quanta energia che hanno! Arrivo puntuale a sera che crollo. Pero' non ci rinuncerei a giocare con quelle scimmiette che mi si arrampicano addosso in 4 per volta. Per fortuna sono degli scriccioli, altrimenti ogni volta sarebbe un capitombolo...
Oggi, ho passato un po' di tempo coi piu' grandicelli a imparare i numeri in inglese dal'1 al 10, a colorare una mela, una campana, una candela, un cestino per la spazzatura e un elefante. E' proprio destino che qui a Pondy mi dedichi all'arte...chissa' che ne viene fuori?!?
A pranzo A. era impegnata, cosi' sono andata con uno dei volontari che il mercoledi' e il giovedi' bazzicano in Kalki per le ore di tirocinio. Mi ha portata in un posticino con la musica occidentale anni '80...quella bella, pero'...Grandissimo!
Nel pomeriggio, invece, con la “mobile library” siamo andati a trovare i bambini della comunita' che vive vicino all'aeroporto (sarebbe proprio comodo se fosse operativo per i voli di linea nazionali!!!), armati di sapone, olio per i capelli, pettine e talco, oltre a un pacco di palloncini, alle costruzioni tipo lego e all'immancabile merenda :)
I bambini siamo riusciti a lavarli...lavandoci anche noi. Il loro entusiasmo travolgente si e' tradotto in una grande festa. Si tuffavano nel bidone dell'acqua, si presentavano davanti alla canna per farsi colpire dal getto e, nel farlo, si dimenavano come forsennati schizzando ovunque...Direi che avere i pantaloni completamente fradici e' stato un buon prezzo per vederli cosi' felici e ridanciani.
Dopo il lavoro il canonico giro per le strade della citta' e ritorno sul lungo Oceano, che mi ricorda tanto le passeggiate al mare, con la folla impegnata a fare le “vasche”, avanti e indietro, godendosi la brezza.
Per Pondy, hip hip oppla'!


21 mar 2012

21 marzo 2012


Oggi e' primavera!
...E giornata di sciopero. Alcune scuole erano chiuse, cosi' che in Kalki si sono presentati anche alcuni bambini piu' grandicelli, con cui ho passato la mattinata a pitturare con acquarelli disegno su tela. C'erano dubbi che avrei disegnato anche oggi? Hihihi! Se non altro, il risultato, stavolta, era proprio buono...dovendo solo colorare negli spazi giusti, seguendo la figura sulla scatola, come quando si fanno i puzzle...gli assi nella manica ;)
Il pomeriggio, invece, e' stato di puro relax a chiacchierare coi ragazzi dello staff e i volontari universitari che, due giorni a settimana, aiutano nelle varie attivita' dell'organizzazione.
Ormai alle 18 si e' creato una specie di appuntamento con il girovagare per negozi. Stavolta, pero', si trattava di semplice “window shopping", ossia del “guardare, ma non comprare”. Posto che visitare negozi mi aiuta a prendere confidenza con la citta', perche' mi crea punti di riferimento, mi andava piu' che bene. L'importante per me, in questi primi giorni, e' girare quanto piu' possibile!


20 mar 2012

20 marzo 2012


Wow! Ho dormito alla grande, come non mi capitava da un sacco di tempo!
Con una bella sensazione di riposo ed energia positiva, alle 5:30 non ho voluto mancare al mio appuntamento quotidiano con la passeggiata mattutina. Certo, camminare all'alba con il sole che sorge sull'Oceano ha piu' di un perche' e come me la pensano in molti, vista la quantita' di persone che ho incrociato lungo la strada :)
Ore 9: oddio che belli che sono i bambini! Che sorrisi! Che occhioni! Mi hanno presa per mano e mi hanno invitata subito a giocare con loro. “Sono tutta vostra!!!”.
Abbiamo fatto il girotondo, si sono arrampicati come scimmiette su di me (povera schiena!), abbiamo giocato con la palla. Il tempo e' letteralmente volato!
Ho notato con molto piacere che ogni mattina i bambini ricevono da mangiare, vengono lavati e vestiti con abiti puliti e invitati a lavarsi i denti. La cura con cui le maestre si occupano di loro e' carica di dolce spirito materno. Mi hanno fatto una gran tenerezza!
Anche oggi pomeriggio, con la “mobile library”, abbiamo disegnato. Il gruppo di bimbi che avevo nel team si e' rivelato pieno di sabotatori: anziche' colorare l'arcobaleno sul foglio, m'ha colorato i vestiti...“No, no di nuovo!” (le battute di “Alice nel paese delle meraviglie” si rivelano ancora una volta magicamente pertinenti!). Morale: il disegno era a dir poco orribile, nonostante i complimenti di incoraggiamento di M. e P. (i due membri dello staff Kalki che seguono la “mobile library”), ma va beh! I bambini si sono divertiti, che altro c'e' di importante?
Dopo il lavoro mi sono fatta lasciare nella zona del Gran Bazar, una specie di mercato rionale. Finalmente, credo di aver trovato quello che stavo cercando! “Chi cerca, trova”, eheh! Ho pero' deciso di temporeggiare sull'acquisto per vedere se trovo anche altro, tanto da li' i pantaloni mica scapperanno, no?!
Per tornare a casa mi sono rifatta il lungo mare. Che spettacolo incredibile il profumo salmastro, il rumore delle onde, la fresca brezza...aaaah che bellezza!


19 mar 2012

19 marzo 2012


La prima a partire e' stata S.. Pur potendo dormire un poco di piu', alla fine mi sono alzata anch'io, un po' per salutare a dovere S., un po' perche' non volevo muovermi troppo tardi per Pondicherry.
Verso le 7 sono andata con G. a fare colazione in un posticino vicino casa sua. Le strade non erano ancora trafficate e la temperatura era decisamente piacevole. Se poi si aggiunge una sana conversazione, i due passi necessari per arrivare in un qualsiasi posto diventano quasi la ciliegina sulla torta :)
Da bravo ragazzo, G. mi ha anche accompagnata alla fermata dei bus e ha aspettato con me finche' non sono salita sul primo disponibile. “Grazie per la compagnia e per l'ospitalita'!”.
Il viaggio e' stato ok, nonostante abbia dovuto tenere la sacca sulle gambe per tutte e 3 le ore. Alla fine me ne sono servita per tenere su la testa in un momento di sonnolenza acuta.
Pondy, ci siamo!
A., mio nuovo punto di riferimento in terra indiana, ha avuto un contrattempo e non e' riuscita a venire alla stazione dei pullman. Per agevolarmi le cose e non farmi spennare dall'autista del tricycle, ha voluto parlarci al telefono cosi' da spiegargli dove portarmi e la tariffa da farmi pagare. Pensiero super gentile da parte sua!
Mentre seguivo il tipo con cui aveva parlato, intorno si e' creata una mezza rissa tra gli altri driver, che cercavano di farmi andare con loro. “No! Io vado con lui!”. Che modi!
L'indirizzo fornito era quello della casa che ho preso in affitto. Wow! La chicca e' il tetto allestito a terrazza, con gazebo di paglia, tavolo e panche, oltre che ventilatori e...oddio, quasi mi stavo commuovendo...la sedia a dondolo!!! Che meravigliosa sorpresa!
A parte appoggiare la mia roba, non ho voluto perdere troppo tempo. Avevo una gran voglia di vedere i bambini ed entrare nel vivo della mia esperienza pondicherriana. Di fatto, in realta', mi son dovuta accontentare di compilare i form Kalki. Le indispensabili magagne burocratiche...
Per pranzo A. mi ha portata in un carinissimo ristorante vegetariano, pieno di stranieri. Il cibo e' ottimo e a buon prezzo. Ottima scelta e ottimo punto di riferimento!
Mentre mangiavamo mi ha chiesto di me, dei miei progetti, di come mi trovavo in India. Era entusiasta per il mio arrivo e per la prospettiva di poter lavorare insieme per i prossimi 4 mesi. Io ero lusingata per questo, non solo per il calore umano e la carica positiva che emanava, ma anche perche' mi sembra una ragazza davvero in gamba! Le dritte che mi erano arrivate erano tutte piu' che oneste :)
Finito di mangiare, ero attesa dalla presidente di Sharana', organizzazione locale con cui si sta fondendo Kalki. Davanti mi sono trovata una donna grintosa e a modo. Spero di averle fatto buona impressione raccontando (anche a lei) cosa ho fatto in Andhra e il mio background italiano.
Il meeting e' durato una mezz'ora. Entrambe avevamo in agenda altri impegni per il pomeriggio. Io, in particolare, avevo la prospettiva della mia prima uscita con la “mobile library”, un gruppo che va nelle slum a fare attivita' artistico-ricreative con i bambini.
Prendi il foglio e un colore, poi usa le mani per spargere la tinta cosi' da avere la superficie su cui disegnare”. Sono negata a disegnare, ma con i bambini, come insegna il corso clown, non si puo' dire di no nemmeno se la sfida sempre impossibile. La mia faccina e un fiore sono magicamente comparsi su un prato verde e...sui miei pantaloni. Mi sa che in questi mesi dovro' mettere in conto un look da artista all'opera...
I bambini sono stati super affettuosi sin da subito. Mi sarei aspettata molta piu' diffidenza o comunque timida ritrosia, invece...mi hanno coinvolta nell'attivita' con affetto e simpatia. Abbiamo iniziato col piede giusto, mi sa. Sono contenta, visto anche che ci rivedremo ogni lunedi' :)
Se si vuole cucinare e mangiare, s'ha prima da comprare il necessario. Sale, frutta, verdura, latte, formaggio, OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA e PASTA. Evvivaaaaaaaaaaaa!!! Un patrimonio speso bene per sane colazioni e cene casalinghe :D ...tanto per iniziare bene le nuove vecchie sane abitudini, per cena mi son preparata un bel piatto di verdura fresca con un filo d'olio a condirla. Nel gustarmela mi sono resa conto di quanto mi mancasse il cibo “semplice” e sano...
Per i prossimi 2 o 3 giorni a casa avro' compagnia! Nella seconda stanza della casa, al momento, alloggiano 2 ragazze belghe. Le ho trovate a chiacchierare sul tetto e mi sono fermata un po' con loro. E' stato interessante ascoltare i loro racconti e suggerimenti. Ho preso nota e messo da parte ;)
...E per chiudere superbamente la giornata, un bel libro! Mitico!


18 mar 2012

18 marzo 2012



Mannaggia alle zanzare e alle punture sotto i piedi! Alle 5:30 ero gia' sveglia, cercando sollievo dal prurito con vane grattatine. Insopportabile! Le zanzare sono senza pieta'...anche la domenica. Uff :(
Fatti i bagagli, con la dovuta calma, abbiamo lasciato libera la stanza. L'orario era quello giusto per un brunch indiano a base di masala dosa. Una vera delizia, come sempre. Gnam!
Sempre alla ricerca di un pajama per S., abbiamo girato diversi negozi fino alla vittoria. Ne ha comprato uno blu e bordeaux niente male!
Come si usa qui, le maniche erano ancora da attaccare, percio' si e' deciso di lasciare tutto nel negozio e tornare nel pomeriggio per recuperare il prodotto finito. E' stato anche un modo per evitare di portarci appresso il sacchetto durante le nostre peregrinazioni turistiche ;)
Cammina cammina, siamo giunte al tempio di Mylapure, che pero' era chiuso fino alle 16. Poco male: il percorso previsto ci avrebbe riportate li' anche sulla via del ritorno, percio...avanti la prossima destinazione!
Per arrivare alla Basilica di San Thome ci siam fatte km e km sotto al sole cocente. Per poco a S. non veniva un coccolone. Per fortuna eravamo armate d'acqua, cosi' che a meta' strada si e' potuta rinfrescare un poco prima di affrontare il lungo Oceano nella zona dei pescatori. Non ci vuole un genio per capire che in quella zona e' meglio non bazzicarci di notte, men che meno da soli. Pero', per quanto povera e sporca, mi ha fatto piacere vederla. Anche quella e' parte di Chennai.
Abbiamo camminato talmente tanto che a un certo punto c'e' venuto il sospetto di aver mancato la traversa giusta...Meno male che e' stata solo un'impressione. Tempo di porci la domanda che e' spuntata la guglia a rincuorarci e a indicarci la via. “Dai che manca poco!”.
Detto in tutta onesta', non e' che sia una Basilica meravigliosa. Quello che ho trovato interessante e' stato scoprire, alla veneranda eta' di 30 anni, che si chiama Basilica la chiesa che sorge sopra la tomba di un Apostolo.
La domanda che mi e' nata spontanea e' stata “Ma come c'e' finito San Tommaso qui a Chennai???”. La spiegazione di S. ha preso spunto dalle Sacre Scritture e dalle peregrinazioni post Pentecoste degli Apostoli nei vari angoli della terra, forti della possibilita' di parlare diverse lingue. La terro' buona fintanto che non ne trovo una che mi convince di piu'...
Quando stavamo per andare via, un autista di tricycle ci ha proposto una visita a Marina Beach, famosa per la morte di tantissime persone per lo tsunami del 2004, a un museo, di cui non ricordo il nome, e al forte di San Giorgio per sole 50 Rs. Per tutto il pacchetto era un prezzo ragionevole, visto che, comunque, per arrivare al forte un tricycle avremmo dovuto prenderlo e che sicuramente ci sarebbe costato di piu' (siamo pur sempre occidentali da spennare), percio' abbiamo accettato. Come “clausola” a fine tour dovevamo visitare 3 negozi di souvenir. “Solo guardare, non necessariamente comprare”. Eccola la gabola...
Mazzate come corre! Che fretta ha??? Abbiamo un'ora a disposizione, mica 5 minuti!?!”.
Il museo “anonimo” l'abbiamo saltato a pie' pari. Arrivate al forte, abbiamo scoperto che il prezzo del biglietto e' di 2 Rs per gli indiani e di 100 Rs per gli stranieri, al che mi sono categoricamente rifiutata di entrare (tanto S. avra' modo di visitarlo col gruppo del workshop). Marina Beach l'abbiamo vista passandoci accanto, sul tricycle guidato a tutta birra. Inutile dire che i negozi di souvenir non ci interessavano per niente, tanto che abbiamo cercato di velocizzare il tutto il piu' possibile.
...
Considerato che, oltre a dover ancora visitare il tempio di Mylapure, avevamo da ritirare il pajama di S. nel negozio, passare a prendere i bagagli nella guest house e poi arrivare fino a casa di G., ben lontana dall'essere vicina, l'aver speso cosi' poco tempo per queste tappe non e' stato poi cosi' negativo. Bisogna sempre cercare un lato positivo! Si' si'!!!
Cosa dire del tempio. Colorato. Grande. Pieno di gente che pregava o scattava foto.
Quanti riti che si compiono in questi spazi, che mi farebbe piacere conoscere e capire. Ancora, purtroppo, non ho incontrato nessuno che avesse voglia (o fosse in grado) di spiegarmeli. Ho ancora tempo per portare a termine questa missione :D
Al negozio di vestiti ci attendeva una spiacevole sorpresa: le maniche non erano attaccate, “perche', essendo domenica, il sarto non era disponibile”. S. era contrariatissima, ovviamente. Per darle man forte, mi son messa a negoziare uno sconto, a dispetto del cartello a lettere cubitali appeso al muro “FIXED PRICES”. “Eh, no, belli miei! La situazione in cui avete messo la cliente non e' affatto bella. Domani parte e non ha il vestito che voleva. Considerato che dovra' cercarsi un sarto, che sicuramente le chiedera' un prezzo maggiorato per il solo fatto che e' una ragazza straniera, il minimo che possiate fare per riparare all'omissione di un'informazione molto importante e' farle uno sconto”. C'han pensato in 3 per qualche minuto, poi se ne sono venuti fuori con 50 Rs in meno sul prezzo. “Eh no! Ma davvero credete che il sarto le chiedera' solo 50 Rs per attaccarle le maniche, lavoro a cui avevate detto avreste provveduto voi senza chiedere extra sul prezzo del pajama??? Non scherziamo! Qui, solo perche' siamo bianche, siamo da spennare. I prezzi lievitano miracolosamente per noi. Minimo minimo, 100 Rs di sconto!”. Non erano ancora convinti. “Se foste stati onesti stamattina, anziche' dire che il lavoro l'avreste fatto voi, avreste tirato fuori subito la storia della domenica di vacanza per i sarti e lei avrebbe potuto decidere di portarsi via il pajama e cercarsi un sarto per i fatti suoi mentre eravamo in giro. Invece no. Siete stati belli zitti, dicendo solo “ok ok”, e ora ve ne venite fuori con questa scusa per giustificare una vostra mancanza. Guardate che cosi non vi fate mica una bella pubblicita'. Pensate a quante persone potrebbe arrivare la voce che non vi comportate in maniera del tutto corretta. Avete appena aperto il negozio, mica vorrete che si sparga la voce che trattate male i clienti, no?!”. Alla fine, 100 Rs in meno e il vestito e' venuto via con noi. Meglio di un dito in un occhio!
A volte anche i giochi possono tornare utili per sbrogliare situazioni intricate o far entrare 6 sacche in un tricycle. Aspettare 5 ore per un “pre paid taxi” era fuori discussione. Meglio strettine, ma in marcia verso la nostra meta! Solo mi sarebbe piaciuto non avere la mia sacca piantata nel collo. Fastidio!
Carina la casa di G.. 2 camere da letto, ognuna col proprio bagno, cucina abitabile, salottino, balconcino e...lavatrice! Che miraggio!
Per la serata, nel frattempo, c'era stato un cambio di programma. Anziche' cenare da G. con la sua capa e il marito, eravamo invitati tutti a casa di amici suoi, dove avremmo trovato altri 3 ragazzi italiani. W le rimpatriate a Chennai!
Ammetto che appena varcata la soglia mi sono sentita disorientata e...un po' a disagio. Bella e curata...sul radical chic andante...e anche un po' minimal nei dettagli...ma, forse, troppo ricca e perfetta per come ero abituata qui in India. Suonera' stupido, pero' il mio primo pensiero e' stato “Oddio, dove sono capitata?!?”. Poi, invece, grazie alla piacevolezza dei presenti (alla fine eravamo 8 a tavola, di cui un inglese che ha cucinato un gustosissimo pesce con pomodorini e olive per tutti), sono rientrata a casa pienamente soddisfatta della serata. Ci piace! :D





Nel quartiere dei pescatori

La Basilica di S. Tommaso

Il Tempio di Mylapure

17 mar 2012

17 marzo 2012


Dormito poco stanotte. Che novita'!
Mi ci sarebbe voluto un caffe' super-strong doppio, invece sono andata di idli e vada, con il caffe' locale (senza zucchero) per svegliarmi dal torpore.
In programma avevamo la visita di un resort (S. sta organizzando un workshop con partner dall'Italia, dal Bangladesh e dall'India) e un salto in un'agenzia viaggi.
Il gestore del bar dove abbiamo fatto colazione ci ha indicato un driver di tricycle, apparentemente molto in la' con gli anni, riempiendoci di rassicurazioni circa la sua sicurezza e onesta'. Secondo me, in un traffico che va a 1000, se vai a 20 non e' sicurissimo, comunque...Non badante dei clacson alle nostre spalle (a un certo punto ho pensato che ci avrebbero spinti da dietro, pur di farci accelerare), il tipo si e' piazzato nella corsia di sorpasso e, con la sua andatura da lumaca, ci ha condotte al resort in piu' di un'ora. Visto che nei paraggi non sembravano esserci altri tricycle a disposizione, abbiamo dovuto pure chiedergli di aspettarci per tornare indietro.
Il resort era davvero bello: prato all'inglese, piscina, tutto lindo e ordinato e l'Oceano a 100 m. Una meraviglia!
La tappa in agenzia e' stata piu' lunga del previsto: 2 ore intense di indicazioni e trattative. Povera S.! Per quanto il referente fosse gentilissimo e sul pezzo, alla fine ne e' uscita provata.
Per dimenticare le fatiche e svagarci un po', dopo la tappa alla cioccolateria scoperta per caso camminando, ci siamo fatte un giro a Pondy bazar, una via piena di bancarelle schierate a ridosso dei negozi (il passaggio sara' largo meno di un metro...). Un tour andava fatto, ma con tutta quella confusione, poco c'e' mancato che ne uscissi pazza. Per non dire il delirio nel negozio col cartello “Saldi”, dove siamo entrate per cercare un pajama per S....no comment!
Dopo il driver lento e non curante dei clacson, ci siamo beccate il tisico per andare a cena con G., che lavora per CESVI. Tra un colpo di tosse e una sputacchiata, abbiamo apprezzato la pazienza di fermarsi per farci prelevare e riparare le borse da un sarto (in due minuti ha rimesso a posto sia la mia che quella di S.. Mitico!).
L'appuntamento con G. era davanti alla Basilica di San Thome, una delle tre al mondo (le altre due sono Santiago de Compostela e San Pietro).
Il locale, annesso a un hotel (G. ci diceva che i bar possono servire alcoolici solo se annessi a un hotel), sembrava piu' uno di quei posti per abbordare che non per farsi una sana chiacchierata: luce bassa e musica anni '90 occidentale (pessima) a tutto volume. Comunque, un po' sgolandoci, un po' a capirci, con la nostra birretta (ovviamente Kingfisher) davanti, abbiamo parlato di cooperazione, di viaggi e di cultura indiana. Serata interessante. Molto interessante! Ci siamo anche accordati sul fatto che domani notte dormiremo da lui, sia per risparmiare sull'albergo sia per comodita' negli spostamenti che ci aspettano (S. va a Madurai, io a Pondicherry). “Grazie per l'ospitalita', accettiamo volentieri!”.
Sono stravolta di sonno e stanchezza. Dolce notte!


16 mar 2012

16 marzo 2012


Quando si forma lo schieramento dei saluti mi sale sempre il magone. Non posso farci nulla. L'unico modo per non versare nemmeno mezza lacrima e' stato ripetere che sarei tornata.
Ho guardato tutti negli occhi. Uno per uno. Avrei anche voluto abbracciarli tutti, ma...in India non si usa molto...credo che quello che doveva passare sia comunque passato. Va bene cosi'!
Ad accompagnare S. e sottoscritta i 3 superstiti della piccola Europa. In macchina lunghi silenzi. Alla stazione, invece, le promesse di sentirsi e rivedersi.
Non so dire se per fortuna o sfortuna, l'arrivo “inaspettato” del treno (pensavamo fosse qualche minuto in ritardo), ha reso i saluti frettolosi. Per fortuna, perche' non mi piacciono i momenti strappa lacrime. Per sfortuna, perche' avrei voluto dedicare ai miei nuovi amici un po' piu' di calma e attenzione.
Mi avevano detto che un viaggio in treno, in India, era un'esperienza piu' unica che rara, ma direi che il mondo in cui mi son sentita catapultare era piu' assurdo e divertente di ogni mia aspettativa. Lo stretto corridoio che porta da un capo all'altro del vagone passa in mezzo a innumerevoli cuccette. Gli scompartimenti sono zone separate da semplici tende, dietro cui si nascondono 6 cuccette. Sull'altro lato ci sono 2 posti a sedere con sopra un'altra cuccetta. Insomma, un vero e proprio casino!
Inerpicata sul lettino a mezza piazza al terzo piano non potevo nemmeno stare dritta, percio' mi sono organizzata con le sacche dietro la schiena su cui ho appoggiato il cuscino. Alla fine, devo dire, ero quasi comoda e riuscivo a guardare negli occhi S. mentre parlavamo...ci e' andata piu' che bene!
Peccato solo non aver potuto guardare fuori dal finestrino. 5 ore senza luce naturale, durante un viaggio che portava da uno Stato all'altro, mi sarebbe piaciuto sfruttarle diversamente. Detto cio', tra una chiacchiera e l'altra, oltre che per l'abbiocco che a un certo punto si e' prepotentemente fatto sentire, mi l'arrivo a Chennai e' stato un “puff!”. Il tempo e' volato!
Chennai. 5 milioni di abitanti. Ritorno alla civilta'. Oddio, che shock!
A Chilakaluripet guidavano come matti, ma anche qui non scherzano. Il tipo del tricycle che ci ha preso in consegna alla stazione (come abbia fatto a far stare tutte le nostre sacche/valigie su quel trabiccolo, lo sa solo lui...) si e' esibito disinvolto in uno slalom gigante degno delle migliori giostre. Guardandomi attorno, curiosa e frastornata, mi sono parecchio divertita :D
Nella “guest house” siamo rimaste solo pochi minuti. S. voleva andare al negozio Vodafone e io non avevo nessuna intenzione di rimanere in stanza, quando avevo una citta' tutta da esplorare. Come ricompensa, la bella notizia che per il servizio dati non esiste il roaming nazionale. Significa non dover cambiare numero indiano. Olle'!
A cena, da brave italiane all'estero con voglia di cibo nostrano, ci siamo infilate in un PizzaHut. Considerando che erano praticamente 4 mesi che non la mangiavo, a parte la parentesi in Guntur con V. e la canadese, la pizza mi e' sembrata fin troppo buona, percio', uscendo, ho suonato come indicato la campana dell'apprezzamento. S. e' voluta uscire, prima di impazzire con l'ennesimo “Din”. Effettivamente tra tutti i bimbi presenti nel locale, non ce n'e' stato uno che abbia mancato all'appuntamento. “Din don dan. Din don dan”. Hihihi!
Per chiudere la giornata alla grande, un sano telegiornale della BBC e qualche risata con Charlie Chaplin. Anche la TV, per una sera, e' tornata nella mia vita.




Sul treno...

...stipati

15 mar 2012

15 marzo 2012


Oggi e' stato l'ultimo giorno in ASSIST. Domattina parto alla volta di Chennai, dove trascorrero' un weekend turistico-lavorativo con S. di ManiTese, per poi proseguire a Pondicherry.
In ufficio frenesia a palla per urgenze in chiusura. Mi aspettavo un ultimo giorno diverso, ma va bene cosi'. “The show must go on”, ovviamente!
Nei momenti liberi mi sono rimpacchettata la roba. Ma com'e' possibile che si sia materializzata la necessita' di una seconda sacca??? Mah!
Mi fa strano lasciare era diventata casa mia, ma l'entusiasmo della nuova avventura mi fa sorridere fiduciosa e contenta. 4 mesi a Pondicherry, che tutti mi han detto essere un gran bel posto. Olle' :)
Essendo giorno pre partenza, sono andata a comprare un po' di dolcetti per lo staff. Che bello camminare per le strade vuote di Chilakaluripet. L'ho sentita fortemente mia. Bellissimo!
La piccola Europa si sta per dividere e anche i ragazzi sentono l'imminente partenza. I loro visi sono sul triste andante. Mi fa piacere sapere che questo periodo insieme ha creato un legame tra noi. Spero di rivederli a Pondicherry!
A cena abbiamo festeggiato con paratha e altre leccornie e anche il brindisi non poteva mancare :p
Grazie, miei cari compagni di avventura! Grazie, ASSIST, per questi 4 mesi insieme!