30 apr 2012

30 aprile 2012


Coi capelli corti e' tutta un'altra storia. Sara' arrangiato. Sara' imperfetto. Ma per qui e' “Super!” :D
Con Super T, il responsabile del progetto sostenuto da AIB per il sostegno di 150 bambini sieropositivi, ci eravamo ripromessi di andare insieme in visita alle famiglie di questi piccoli angeli. Quale occasione migliore di oggi, che c'era anche P.?!
Dopo la mattinata passata in Kalki con i ragazzi del drop-in, nel pomeriggio ci siamo avviati alla volta dell'ospedale di Cuddalore, dove abbiamo incontrato il dottore che, ogni mese, visita i bambini. Era entusiasta del progetto e molto contento di come sta andando. Diceva che le condizioni dei bambini sono mediamente piu' che buone, anche grazie alla costanza e alla disciplina con cui i piccoli pazienti seguono le cure e le istruzioni che vengono loro date.
Di sicuro a questi bambini non manca il buon umore e il senso dell'umorismo, oltre alla voglia di giocare, creare, esprimersi, vivere.
Abbiamo visitato due famiglie.
La prima era composta da mamma vedova e sieropositiva e due figlie, di cui, fortunatamente, solo una infetta da HIV. La capanna in cui vivono e' piccola, buia e polverosa, ma il calore umano che ci ha accolti ha cancellato la semplicita' degli spazi e degli oggetti.
Anche la seconda abitazione era una piccola capanna, che ospita anche un vitellino. Ad attenderci P., supportata dal progetto, e sua sorella, poco piu' grande e unico membro della famiglia, insieme alla nonna, a prendersi cura di lei (sono orfane di entrambi i genitori).
Mentre P. disegnava, si e' creato un momento di silenzio. Tutti guardavamo il disegno prendere forma e colore e c'e' stato un attimo in cui ho pensato che nella vita spesso ci dimentichiamo di dare vita a forme e colori. Per fortuna ci sono i bambini!
P. e' ripartita stasera, che domattina ha il volo per Milano, e io sono rimasta con A.&J..
Macedonia, yogurt e cereali per questa cena un po' arrangiata, degna di un'ottima colazione :)


29 apr 2012

29 aprile 2012


L'uffico turistico di Pondicherry organizza dei tour giornalieri della citta' e dei dintorni. Per compagnia e per curiosita', P.&sottoscritta ci siamo accodati a A.&J..
La prima tappa e' stata la chiesa che sta davanti alla sede di Kalki. Sebbene fosse a un tiro di schioppo, non c'ero mai entrata. Certo, mi sarebbe piaciuto che qualcuno mi raccontasse qualcosa sulla sua storia, ma il tour prevedeva, apparentemente, solo il servizio bus...va beh!
Anche il tempio che abbiamo visitato dopo, senza qualche nozione storica, poteva anche essere bello, ma senza il dettaglio particolare che colpisce e resta. Il dettaglio, in realta', c'e' stato: per rispetto bisogna entrare a piedi nudi, peccato che poi ci sia da pagare per recuperare le scarpe...
Ha fatto seguito un secondo tempio e poi siamo andati ad Aureville. Ci sarebbe parecchio da raccontare su questa realta' stile comune. Quello che mi limito a sottolineare, con tutto il rispetto, e' la meditata e folle palla dorata gigante che funge da centro di meditazione nel cuore di Aureville. Se non la si vede, non ci si crede.
Non poteva mancare l'incidente: per andare a sedersi in riva al lago, J. si e' aperto la punta di un alluce contro un sasso.
Rientrati a Pondy, ci siamo separati dal gruppo e A.&J. sono andati all'ospedale per far pulire bene la ferita (meglio dimenticare come l'hanno fatto i tizi in riva al lago), mentre P.&sottoscritta ci siamo dirette all'Ashram, dove il silenzio e una strana energia hanno colpito entrambe. Io ho pure meditato...
...Ah! Ho tagliato i capelli. Mi son messa nelle mani di A. e “Zaac” ho alleggerito la chioma. Olle'!


28 apr 2012

28 aprile 2012


Stamattina avrei voluto portare P. a vedere i bimbi di Kalki, ma alle 9, quando siamo arrivate davanti al portone, abbiamo trovato tutto serrato. Un avviso, scritto a mano con la data di oggi, era scritto in Tamil e solo grazie a un ragazzo di passaggio abbiamo avuto la conferma che diceva “Oggi chiuso”.
Sapendo che saremmo passate, potevano anche farmi sapere che sarebbe stato inutile presentarsi. Eeeeeeeeeeh, 'sti indianini e i loro scherzetti!
Come passare il tempo in modo migliore se non con un po' di shopping da turista e un giro al tempio con l'elefante?
Per chiudere la giornata di relax: cena tete a tete a base di pollo su una terrazza vista oceano e birretta con A., J. e P. (collega di A.) a parlare dei cartoni animati di quando eravamo piccoli.


27 apr 2012

27 aprile 2012


Oggi arriva P., mia compagna di avventure nella visita al progetto AIB in Gujarat a luglio 2011. Hip hip oppla'!
In programma abbiamo una cena da E.&famiglia (e dove se no?!?) con anche A.&J., M. (capo di A.) e il fratello di E., che e' venuto con moglie e figlioletta in visita alla sorella da Dubai.
Come sempre, quella casa e' l'allegro porto di mare di Pondy :)


26 apr 2012

26 aprile 2012


E., l'insegnante, conosce una coppia che sta gestendo un centro per bambini e ragazzine del quartiere dei pescatori. Shanti.
Lei, D., mezza svizzera mezza italiana, e' una forza della natura. Lui, indiano, un musicista pacifico. Insieme sono davvero una macchietta.
15 anni fa, per caso, D. si e' ritrovata a tenere i figli dell'autista e della signora delle pulizie di una famiglia locale. Da quel momento, giorno dopo giorno, sempre piu' giovani madri o famiglie bisognose, si sono appoggiate a lei e al marito per lasciare i figli durante le ore di lavoro. Ora, i bambini a cui hanno da stare dietro sono diventati 130.
Nel centro D.&D. hanno messo...stanno mettendo tutte le loro energie.
Per ovviare futuri problemi di sfratto (il figlio del proprietario della casa, dove ora Shanti ha la sede, ha gia' detto che appena prendera' possesso dell'edificio – da leggersi: appena morira' il padre – non li vorra' piu' li'), stanno costruendo una nuova struttura bellissima, che, senza perdere di vista la necessita' di risparmiare, si vuole presentare accogliente, fresca e solidamente bella.
Grazie agli sforzi di D.&D. c'e' un cuore che batte nel cuore del quartiere dei pescatori.


25 apr 2012

25 aprile 2012


Ci sono dei piccoli gesti che scaldano l'anima.
Dopo una giornata a girare e cercare, mentre ero seduta in terrazza davanti al mio laptop, ormai pronta a scendere per prepararmi uno spuntino per la cena, ecco la telefonata, inaspettata, ma gradita, di E. che mi ha invitata a cena da loro. Questa donna ha davvero un cuore grande grande!
Alle 21 non c'e' stato verso di mettere a nanna Y. e Z.. Entrambi sembravano ancora avere addosso tantissima energia e vitalita', nemiche del sonno e del riposo. Non volevano nemmeno che andassi via. Z., poi, aveva da studiare una canzoncina in francese a memoria per la scuola, ma (come dargli torto) zero voglia di mettersi a ripeterla fino a farla sua. Alla fine, sono riuscita a convincerlo a farmela ascoltare. Era lunghissima (povero!), ma carina. Era una canzone su un bimbo che dice di essere poliglotta, perche' conosce parole di diverse lingue: pasta, judo e altre di questo tipo. Hihihi! A parte l'ironia, direi che per Z., che a soli 10 anni parla perfettamente italiano, inglese e francese, direi che era azzeccatissima :)


24 apr 2012

24 aprile 2012


Mi son sentita dire che forse sono nel posto sbagliato.
Io non credo.
Anche se ammetto di aver accusato il colpo.
Credo solo sia il momento di ampliare gli orizzonti e cercare nuove fonti di insegnamento.
Coraggio!


23 apr 2012

23 aprile 2012


Avevo promesso una mano a M., il ragazzo che segue il progetto dello shelter, cosi' stamattina mi sono seduta con lui a sfornare idee e pensieri per implementare il progetto. E' stato interessante e, per me, anche una valvola di sfogo per alleggerirmi un po' la testa...
Al rientro a casa, una piacevole sorpresa: internet e' tornato a funzionare...dal tetto. Meglio di niente, in tempi di carestia!
Come nelle migliori tradizioni di famiglia, il giorno dopo un grande evento ci si ritrova a mangiare le enormi quantita' di prelibatezze della festa del giorno prima.
Mi mancava questo appuntamento e avere la possibilita' di farlo qui, in una famiglia italiana, tra l'altro cosi' ospitale e disponibile, mi ha fatto sentire a casa.
E., F. e i bambini sono proprio fantastici!


22 apr 2012

22 aprile 2012


Ho passato la giornata ai fornelli. Mi piace un sacco cucinare e se a beneficiare del mio lavoro e' anche qualcun altro, per me e' ancora meglio. Lo faccio decisamente volentieri.
Ho invitato a pranzo A. e ho preparato una pasta alle melanzane. Ero proprio contenta dell'esito e anche A. sembra aver decisamente apprezzato :)
Per cena, come da tradizione domenicale di casa mia, pizza per tutti!
Alle 15:30 sono andata a casa di E. armata di buona volonta'. Lei e famiglia avevano il compleanno di un amico di Y. e Z. (i figli di E. e F.) e a me e' rimasta la loro meravigliosa terrazza a disposizione. Olle'!
Per meritarmi tanta bellezza, ho impastato 2 kg di farina. Una sfacchinata che pare abbia dato dato deliziosi (e abbondanti, date le 12 teglie infornate) risultati: tutti i commensali erano entusiasti sia della margherita che della focaccia alle cipolle.
W la pizza della domenica!


21 apr 2012

21 aprile 2012


Internet e' ancora fuori uso. Perche' stupirsi? Ormai dovrei aver imparato che in India ogni cosa richiede il suo tempo.
Un respiro profondo e passa la paura!


20 apr 2012

20 aprile 2012


Venerdi'. Giornata di visite dentistiche al campo estivo. Un equipe di dentisti e' stato chiamato per controllare e fare una pulizia dei denti di tutti i bambini e di molti membri dello staff.
Un'espressione direi terrorizzata era dipinta sul volto dei piu'. Come dar loro torto? Le condizioni igieniche, per quanto fossero usati prodotti disinfettanti, non erano certo delle migliori e, a vedere come questi personaggi in camice bianco svolgevano le varie operazioni, penso di poter azzardare un commento del tipo “Ahi! Che male!”.
Con A., la ragazza che lavora al CIAI e che alloggia ancora presso la guest house in attesa del marito e di trasferirsi nella dimora dei prossimi 4 anni (casa di E., l'insegnante, e famiglia), ci siamo preparate una bella insalatona e fatte una chiacchierata nella piacevole brezza della sera su in terrazza.
Le belle sorprese dell'India sono infinite :)


18 apr 2012

18 aprile 2012


Anche oggi ho partecipato al campo estivo. Anche oggi si e' giocato e fatto attivita' artistico-ricreative per stimolare la fantasia e la creativita' dei piccoli partecipanti. Alcuni hanno delle idee fantastiche e una capacita' di realizzarle altrettanto stupefacente. Giovani come sono sanno gia' fare tante belle cose. Bravi!
La serata, causa mancanza di connessione internet (e' sempre piu' forte ed evidente ai miei occhi quanto siamo schiavi della tecnologia che avanza), mi sono guardata il film di “Cappuccetto rosso”. A dire il vero, a parte la famosa frase “Che occhi grandi che hai....”, mi e' sembrato che della storia che mi veniva raccontata quando ero bambina ci fosse poco o niente, comunque mi sono goduta il film, sdraiata sul letto al buio e con le cuffiette per riuscire a sentire meglio (io mica ho le orecchie della nonna...)


17 apr 2012

17 aprile 2012


Svegliarsi svogliati non e' il massimo della vita, ma stare qui mi ha insegnato che e' sempre meglio pensare positivo e dare alle situazioni, come alle persone, una seconda possibilita'. E in effetti al campus estivo oggi e' andata decisamente meglio grazie alle attivita' ludico-ricreative organizzate per i bambini.
B., la volontaria francese di Sharana, e' un gran brava persona e se non fosse stato per lei credo che avrei passato la giornata in maniera diversa. Stare coi bambini e' sempre meraviglioso, ma ho anche bisogno di altro. Ho bisogno di imparare.


16 apr 2012

16 aprile 2012


Avevo messo in conto che in un anno ci sarebbero state giornate “meno positive”...
Primo giorno di Campus estivo. Causa esami, i bambini erano poco piu' di una ventina. Noi adulti la meta'. Il viaggio in bus e' durato piu' del previsto, perche' nessuno dello staff presente sapeva la strada. Durante il tragitto una bimba e' pure stata male (povera!). Per piu' di un'ora due ragazze dello staff Sharana hanno sensibilizzato, in Tamil, i bimbi sull'importanza dell'igiene personale. Io nel frattempo sono rimasta seduta a fare nulla, se non a sentirmi inutile e fuori luogo. Non abbiamo fatto grandi attivita' ludico-ricreative, in compenso abbiamo consumato praticamente 3 pasti nel giro di 5 ore.
Rientrata a casa, a meta' pomeriggio, ho scoperto che la connessione Wi-Fi era ancora fuori uso.
Per chiudere il bellezza, S. (la parigina) e' partita per continuare il suo viaggio e io sono di nuovo a casa da sola.
Famoce coraggio!


15 apr 2012

15 aprile 2012


Non avevo grandi progetti per oggi.
Come sempre, mi sono alzata presto e sono andata a fare una passeggiata. Quando sono rientrata ho incontrato S. (la parigina) che aveva intenzione di fare un giro per cercare souvenir da mandare ai suoi amici. “Posso venire con te?”. “Certo!”.
Appena imboccata Mission Street abbiamo incontrato E. (l'insegnante italiana), che, tempo di salutarci e darmi il contatto per vedere una casa, ci ha invitate per cena.
A. aveva ragione: l'ospitalita' di E. & famiglia fa a gara con quella indiana. Anzi, se posso dirla tutta, la batte alla grande. Mai insistente. Mai invadente. “Solo” totalmente aperta e disponibile.
Oggi dico grazie per questo incontro casuale, che ha portato una piacevolissima serata!
:)


14 apr 2012

14 aprile 2012


Cavoli, camminando la mattina non avevo mai fatto caso a quanto fosse grande l'Oceano. Uno pensa che guardare il mare sia la stessa cosa, ma non lo e'. Davanti all'Oceano si sente una forza, una potenza, che il mare non ha.
Non ci sono gabbiani qui. Solo corvi.
Che strano.
Stamattina sono andata in visita in un centro che ospita 38 bambini di strada.
Il progetto e' in fase di “rinnovo”, in quanto la fusione di Kalki con Sharana, altra organizzazione locale, pare non essere compatibile con il progetto attualmente in essere. M. (ex staff Kalki) ha preso in carico il tutto e io, ben contenta di poter imparare qualcosa di nuovo, mi sono subito offerta di dargli una mano.
Primo step necessario per rendermi utile: il sopralluogo.
L'area a disposizione e' molto grande. Vi sono due spaziosi edifici e una vasta zona verdeggiante. Ci sono dei lavori da fare. Per esempio, sistemare uno dei due edifici in modo da evitare l'ingresso di serpenti, ragni e scorpioni; rendere agibile un piccolo edificio, al momento inutilizzato sempre per la presenza di serpenti etc...; ripulire lo spiazzo dove ci sono i banani; creare una zona coltivabile.
Chissa' che M. non segua il mio suggerimento e coinvolga le famiglie dei bambini come manodopera. Sarebbe un modo per rendere partecipi i genitori nella creazione di un ambiente sicuro e accogliente dove far vivere i propri figli, un'occasione per dar loro un lavoro diverso dall'accattonaggio, per far trascorrere del tempo insieme a genitori e figli e per creare momenti di scambio e relazione tra i genitori dei bambini.
I miei piccoli ospiti hanno voluto a tutti costi onorarmi di balli e canti. Seduti sul perimetro di un telone, abbiamo battuto le mani seguendo il ritmo della musica e dei ballerini. Come si son divertiti! Che belli!
Quando mi han chiesto di unirmi a loro, pavida, mi sono nascosta dietro alla macchina fotografica e mi sono salvata deliziandoli con le loro foto. Meno male!


Bambini...

...e bambine dello "shelter"

Balli sfrenati :)

13 apr 2012

13 aprile 2012


Oggi, in Tamil Nadu, e' il primo dell'anno, pertanto siamo in vacanza.
S. e quelli del workshop avevano in programma la gita a Mamallapuram, localita' che offre antichi templi e una spiaggia sull'oceano davvero niente male.
Un po' per la voglia di rivedere S., un po' per la curiosita' di visitare questo sito di cui tutti mi avevano ben parlato, mi sono organizzata per raggiungere la combricola. Con me la parigina.
Sveglia alle 6 per prendere il bus delle 7:30 massimo. Davanti avevamo 2 ore di strada.
E' stato bello vedere S..
E' stato interessante visitare i templi scavati nei monoliti con lo smilzo per guida, che ogni tanto ci stupiva col suo italiano, i 5 Rathas e il tempio sulla spiaggia.
E' stato strano e divertente improvvisarsi turista in un gruppo organizzato.
E' stato stancante camminare e osservare per ore sotto il sole, senza la possibilita' di un ristoro ombreggiato.
E' stato gustoso mangiare sulla terrazza un bel piatto di riso con i gamberetti.
E' stato intrigante ipotizzare come mai, ovunque andassimo, ci fosse sempre un personaggio dal fare sospetto.
E' stato istruttivo il giro per i negozi a trattare sui prezzi dei souvenir per gli amici della parigina.
E' stato illuminante chiacchierare con S. sul bus per Pondy.
Ora e' necessario spegnere il PC e andare a dormire :)




Sculture monolitiche

I 5 Rathas

Con S. al tempio sulla spiaggia

12 apr 2012

12 aprile 2012


Una cosa che sto facendo mia in questo viaggio e' il dare sempre il beneficio del dubbio, senza fermarmi alla prima impressione. Devo dire che mi sta ripagando bene questa scelta: la metamorfosi del lupo solitario e' completa e ha rivelato una coinquilina di piacevolissima compagnia.
S. e' strampalata. Sta girando per il sud est asiatico da sola. Lavorando come web designer, non ha problemi a lavorare da remoto, percio' si gode la liberta' di movimento. E' una giramondo. Con un gran senso dell'umorismo e, devo aggiungere, tanti consigli utili.
Olle'!


11 apr 2012

11 aprile 2012


Incredibile: dopo pranzo ho assistito ai primi segnali di metamorfosi da lupo solitario a persona di compagnia della mia coinquilina parigina. Che sara' mai capitato di buono, perche' cio' avvenisse???
Detto cio', vorrei tanto ricordare chi mi ha detto "Il calcolo delle probabilita' da' per improbabile un nuovo tsunami nella stessa area". Vorrei ricordare chi mi ha detto cosi' per sapere oggi cosa ha pensato, quando l'allarme tsunami e' scattato in seguito a un forte terremoto a poca distanza da dove ci fu quello scatenante lo tsunami del 2004. G., mio responsabile d'ufficio, mi ha mandato una mail verso le 15 indiane, avvisandomi che una violenta scossa di terremoto aveva colpito Sumatra. Ho letto che ero appena arrivata in Kalki. Tempo 2 nano secondi sono andata a controllare su internet e...miseriaccia! "Forte scossa di terremoto di 8.7 scala Richter nella zona colpita nel 2004. Allarme tsunami lanciato in Indonesia, INDIA, ...". Non volevo crederci. Il mio incubo ricorrente.
Diramata l'informazione, lo staff di Kalki presente ha organizzato, rapido e con una calma apparente invidiabile, il trasporto a casa dei bimbi ancora nel Centro.
Io, non potendo rendermi utile in alcun modo, sono rientrata a casa a barricarmi sul tetto. Li' c'era la parigina, che, pur stando sempre con la testa ficcata nel suo mini-laptop, non sapeva nulla di quanto accaduto. La reazione alla notizia e' stato un semplice "Eh, vedremo che capita...". Non dico ci fosse da scatenare il panico, soprattutto alla luce del fatto che nel 2004 la citta' di Pondicherry quasi non si accorse che c'era stato un tremendo tsunami intorno, ma mi ha fatto specie l'apparente tranquillita' con cui ha appreso la notizia.
Poco dopo e' comparsa M., che pure non sapeva nulla e che ci ha raggiunte in terrazza.
Abbiamo atteso le 16:30, ora in cui si prevedeva l'arrivo dell'eventuale onda anomala, con M. e sottoscritta sempre alla ricerca di aggiornamenti su internet. La parigina ha continuato a fare quel che stava facendo senza battere ciglio. Pacifica come gli indiani. Talmente pacifica e serena che a un certo punto ha preso ed e' andata tranquilla alla fermata dei bus a fare il biglietto per partire. Beata lei che non aveva paura!
Dopo ore in sospeso, in cui si alternavano segnali di allarmismo ad altri più ottimistici, per fortuna l'allarme e' stato revocato, permettendoci di mangiare e godere della brezza con la serenita' post scampato pericolo.
M. mi ha presentato A., che lavora per il CIAI. Credo sia arrivata da poco, forse oggi stesso. Carrambata: A. andra' ad abitare nella casa dove viveva la mia omonima, conosciuta comprando i pantaloni al Gran Bazar. Prima o poi devo chiamare questa signora, che mi aveva pure invitata a cena, per un saluto. E io che pensavo fosse gia' ripartita per l'Italia...
Dopo la tensione e il sollievo, una buona lettura e una bella dormita son gli ingredienti giusti per recuperare un po' di colore...


10 apr 2012

10 aprile 2012


La mia nuova coinquilina, una ragazza parigina che sta viaggiando per mezzo sud-est asiatico, mi sa che e' un lupo solitario. Quando l'ho incrociata, stamattina, l'ho salutata e, prima che rispondesse, s'e' presa il suo tempo. Probabilmente, se me ne fossi andata, non si sarebbe accorta nemmeno della mia presenza/assenza...mah!
Anche in pausa pranzo ha dimostrato sintomi da amante del "voglio stare sola". Verso le 14 e' arrivata M., la signora di Ginevra che alloggia nella guest house di fronte. E' entusiasticamente simpatica. Una vera forza della natura. Più vitale di una ragazzina. Al suo ennesimo viaggio in India :). Comunque. E' arrivata M. e, dopo avermi salutato allegramente, ha rivolto un saluto di presentazione anche all'altra ragazza, la quale, inizialmente, non ha nemmeno reagito. Come se non avesse sentito. Va beh. M. e sottoscritta ci siamo messe a chiacchierare. La parigina impassibile, con la testa dentro al suo mini-laptop.
Io mi son goduta la conversazione con M., che, tra l'altro, ha risposto al mio invito a sfruttare la terrazza sul tetto per mangiare ogni volta che ne avesse voglia, piuttosto che starsene in camera, con un invito a cena. Mi ha fatto un sacco piacere e ho ovviamente accettato. La parigina, frattanto, sempre come in un altro mondo.
Stasera l'appuntamento per la cena era verso le 20 e la meta un ristorante vegetariano consigliatomi a suo tempo da E., il padrone di casa.
E' stata una serata molto piacevole. M. lavora in una scuola, credo come preside, dove le lezioni si tengono in francese o in inglese. Il suo primo viaggio in India e' stato tanti anni fa e, dopo, ne sono succeduti tanti altri, di cui, abbastanza di recente, uno con ciascun figlio. "Volevo che i miei figli vedessero l'India almeno una volta. Questo Paese va visitato!". Durante la cena, mi ha raccontato anche della sua due giorni per visitare una cittadina ex colonia danese, a sud di Pondy, più volte beneficiaria del sostegno della gente di Danimarca per ricostruirsi. Una volta e' stata dopo lo tsunami del 2004.
Mi piace il suo modo di raccontare cosi' pieno di vita, passione ed entusiasmo. Anche la sua mimica facciale e la gestualita' sprizzano positivita' da tutti i pori.
Domani bissiamo con qualcosa di più casereccio :)
Purtroppo giovedì riparte per la madrepatria. Come la coppia americana, e' tra le belle sorprese di questa esperienza indiana, con cui spero di mantenere un contatto anche in futuro.


8 apr 2012

8 aprile 2012


W la Nutella a colazioneeeeeee!!! Per festeggiare Pasqua con un po' di cioccolata, mi e' sembrata l'idea piu' golosa...e piu' duratura, eheh!
Passeggiatina. Mattinata di lettura sulla sedia a dondolo di sopra. Pennichella post pranzo, di quelle “super”. E ora, in rispetto alla tradizione domenicale di casa mia, PIZZAAAA!!!
Buona Pasqua :)


7 apr 2012

7 aprile 2012


Come tutti i primi sabati del mese, oggi si svolgeva la distribuzione dei pacchi alimentari ai bambini sieropositivi supportati da AIB.
Io e P. abbiamo raggiunto T., che segue il progetto dall'inizio, all'ospedale di Cuddalore, a un'ora di bus da Pondicherry, dove i bambini ricevono non solo un'integrazione nutrizionale, ma anche cure mediche.
Gia' dal primo incontro nel Centro T. mi aveva fatto una bella impressione, ma, quando l'ho visto operativo con la maglietta gialla della Fondazione, non ho potuto fare a meno di dargli una pacca sulla spalla e dirgli “Sei proprio grande!”. Lui, in risposta, mi ha sorriso. Un sorriso immenso.
Come M., anche lui mi piace tanto per come interagisce coi bambini. Li conosce uno per uno e loro lo guardano con ammirazione e rispetto, oltre che col sorriso divertito. Perche' T. ha un cuore grande ed e' un burlone, che ride e scherza e fa sorridere anche i casi piu' disperati.
Ama a tal punto il suo lavoro e questi bambini, che, qualche anno fa, si e' trasferito da Pondicherry, perche' voleva stare piu' vicino ai bambini. Che bello che e'!
Appena arrivata, mi ha guidata in un tour di presentazioni e spiegazioni sul dove, cosa, chi, come. La voce entusiasta. L'occhio vigile a cercare i piccoletti per essere pronto a salutarli con una carezza e un sorriso.
Abbiamo cantato e preparato i rotolini di carta per costruire un cestino con materiale riciclato, per un paio d'ore, poi i bambini si sono messi in fila per firmare la presenza. Visto il numero (i bambini li' sono 110, presenti ce n'erano 96), c'e' voluto un po' di tempo, ma alla fine tutto era pronto per la distribuzione. “Non mischiamo mai le attivita', perche' rischieremmo solo di fare tanta confusione. Cosi', invece, mettiamo in fila, in ordine alfabetico, i presenti e tutto va liscio”. A ritirare il pacco, con dentro, tra le altre cose, riso, lenticchie e dall, i bambini stessi o nonni?zii, unici parenti disponibili a prendersi cura di alcuni loro. Alcune bambine si sono fatte 40 km da sole per venire. Qui 40 km sono tanti per spostarsi!
Mi diceva T. che generalmente manca l'appuntamento con la distribuzione alimentare un 10% dei bambini. Oggi, alla difficolta' di spostamento e alle “cattive abitudini” si sono sommati gli esami di fine anno, che hanno impedito ad alcuni ragazzini di venire in orario.
Per quelli a cui non sara' possibile presentarsi nel pomeriggio, ci sara' “Super T” in sella alla sua moto, pronto ad andare da ognuno degli assenti a capire le motivazioni e consegnare loro quello che per il mese a venire sara' per questi bambini un'importante integrazione nutrizionale.


Super T con alcuni bambini del progetto

P. e la distribuzione dei palloncini

Il contenuto del pacco nutrizionale

Un pacco cadauno


5 apr 2012

5 aprile 2012


Ho dormito malissimo, ma sto decisamente meglio. Alle 7:45 A. mi ha chiamata per avvisarmi che sarebbe passata a prendermi alle 9 per andare insieme alla riunione in Sharana' per campi estivi.
All'incontro, alcuni dello staff dell'Organizzazione e una volontaria francese, che pero' torna in patria a inizio maggio.
Posto che non ho capito nessun dettaglio detto in Tamil, ho afferrato la sostanza: dal 15 aprile al 10 maggio non conoscero' domeniche. Se non altro, credo di aver ottenuto, come altri, la possibilita' di dormire a casa “mia”. Meno male, almeno la sera stacco!
A pranzo sono andata con A., P. e M. al pranzo degli studenti-volontari, visto che era il loro ultimo giorno in Kalki prima degli esami. Speriamo tornino, dopo!
Oggi la mobile library era di turno dai gipsy. Stavolta, all'appuntamento con noi (e la doccia), solo pochi bimbi. Quello che poteva essere un pomeriggio scoppiettante si e' consumato in tranquillita', tra una chiacchiera e l'altra. Per me, non al 100%, e' stata la manna dal cielo!


4 aprile 2012


Questa mattina mi sono aggregata a M. e V. (uno dei volontari universitari), per andare a trascorrere la mattinata coi bimbi di strada. Seduti sul marciapiede abbiamo colorato e scherzato.
Meraviglioso come mi hanno accolta anche loro con gioia ed entusiasmo!
M., poi, e' incredibile con loro. Mi piace un sacco come si muove, come si comporta. E' davvero eccezionale e si vede che ama molto il suo lavoro. Bravo M.!
Ora spengo, perche' mi sa che ho la febbre alta e non ho forza di scrivere. Speriamo che la Tachipirina faccia il suo dovere!!!


3 apr 2012

3 aprile 2012


La mattina, all'arrivo al Centro, i bambini si radunano tutti nella stessa stanza. Fino alle 9:30 circa, i due gruppi di eta' , 1-3 e 4-5, sono mischiati e giocano, sonnecchiano, urlano o si siedono lungo la parete aspettando la colazione.
Verso le 10 una maestra arriva armata di olio per capelli, pettine e talco e aggiusta il look garibaldino di ciascuno di loro. La trasformazione ha dell'incredibile ogni volta :)


Quelli del muretto

Lo scompigliato...

...e l'ordinato

2 apr 2012

2 aprile 2012


Con oggi e' iniziata la mia terza settimana a Pondicherry. Di gia'?!?
La mobile library ha un modo di lavorare molto interessante. Da quasi 3 anni, ormai, ogni stesso giorno della settimana (lunedi', martedi', etc) c'e' una determinata slum da visitare. Sembra un po' la volpe e il Piccolo Principe. “Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe. "Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti” :) . Questo ha facilitato a P. e M. il compito di guadagnarsi la fiducia dei bambini e, piu' indirettamente, delle loro famiglie per poter iniziare a fare attivita' di sensibilizzazione su temi come l'importanza dell'istruzione, l'igiene personale e dell'ambiente.
Le attivita' ludico-ricreative svolte durante le visite servono non solo a dare la possibilita' ai bambini di svagarsi e divertirsi, ma anche di costruire relazioni tra loro e con loro, nonche', perche' no, scoprire talenti nascosti.
Entrare nelle slum, per me, significa ogni volta varcare la soglia di un mondo parallelo, a parte, ai margini, in cui tutto, pero', e' e funziona esattamente come quello che c'e' fuori. Ci sono case, bazar, donne che preparano da mangiare e altre che lavano, bambini che ridono e piangono e cani randagi che vagano alla ricerca di un boccone dimenticato. Quello che cambia, rispetto al mondo esterno, e' che le case sono baracche fatiscenti, c'e' sporcizia ovunque, le strade sono sterrate, le galline si rincorrono e i maiali ravanano nell'immondizia.
Per entrare nelle slum, basta svoltare l'angolo di una strada o prendere la giusta traversina, a volte un po' anonima, che conduce dietro a grandi palazzi, e scoprire che alcuni dei bambini che vivono li' sono gli stessi con cui, al centro Kalki, si gioca la mattina, gli stessi che ti prendono per mano e ti si arrampicano addosso sorridenti perche' tu li faccia girare in aria, gli stessi che battono le mani quando sentono una canzoncina, gli stessi che ti guardano negli occhi con aria birichina e ti fanno sciogliere di tenerezza.