Doveva essere una gita spensierata, una giornata di
allegria e divertimento, un'occasione per condividere esperienze, per ridere e
chiacchierare.
La sveglia e' suonata alle 5. Mezz'ora dopo un pullman
affittato ci avrebbe portate tutte a Veraval, una cittadina famosa per un
antichissimo e bellissimo tempio sul mare.
La prima ora di viaggio se n'e' andata in balli, canti
a squarciagola e continui su e giu' delle bimbe scatenate.
Dopo...
...Meta' di loro aveva la testa fuori dal finestrino
col vomitino...
...Il tragitto e' durato 6 ore anziche' le 3
previste...
...Nel tempio sul mare siamo entrate giusto il tempo
per rubare un'occhiata...
...Appena arrivate in spiaggia e pucciati i piedi
nell'Oceano, uno scroscio d'acqua ci ha costrette a correre ai ripari sul
pullman...
...Gia' alle 16 l'autista si e' messo a pressare
perche' ripartissimo...
...Ho scoperto che la strada che aveva provocato tanto
malessere all'andata non era quella generalmente percorsa da chiunque voglia
raggiungere Veraval...
...L'autista si e' rivelato peggio di una scimmia
ammaestrata, ostinandosi a non voler cambiare strada per il ritorno perche' “Il
mio capo mi ha detto di fare cosi', perche' e' l'accordo preso con Fr T., il
prete che vi ha affittato il pullman, quindi io vado per di li'”...
...Il capo dell'agenzia dei pullman ha passato un'ora
evitando accuratamente di farsi contattare da noi, ossia fregandosene della
situazione e delle nostre richieste.
Alla fine non c'ho visto piu'! A ragione o a torto, ho
tenuto in stallo per un'ora tutta la combriccola, attaccandomi al telefono per
contattare Fr T. e chiedergli una mano per risolvere la situazione.
Meglio che tralasci quello che non ho detto
all'autista, che comunque non parlava/capiva una parola di inglese (ma il tono
direi che parlava da solo), durante quei 60 minuti di attesa...
Comunque, tutto e' bene cio' che finisce bene:
l'intervento provvidenziale di Fr T. ha
smosso a dovere le acque, cosi' che per rientrare e' stata presa la strada meno
dissestata. A parte che siamo arrivate alla boarding house dopo le 22, il
viaggio e' andato decisamente meglio: le bimbe erano allegre e spensierate e
non piu' impegnate a non stare male o vomitare sul sedile. Finalmente si
respirava aria di gita.
Di una cosa sono contenta, ripensando a questa
giornata: credo che le bambine, per lo meno le piu' grandi, abbiano colto
l'importanza di lottare per i propri diritti senza farsi mettere troppo i piedi
in testa.Il tempio sulla spiaggia |
Tutti al mareeeeee |
Un sorriso e passa la paura! |
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